Nei caffè e ristoranti di Tarquinia l’arte pittorica di Alberto Giovannini

Riceviamo e pubblichiamo

Cosa hanno in comune l’agriturismo Bagaglia, il Dot café, i ristoranti Ambaradam, L’Alberata e Boa Sorte, l’enoteca Il grappolo e la pizzeria Farina e tempesta? In apparenza nulla. Per alcune settimane, però, a partire dal 2 giugno, saranno gli spazi che ospiteranno le tele dell’artista Alberto Giovannini (www.albertogiovannini.com), nato a Orvieto e viterbese di adozione.

Una mostra itinerante promossa da Una primavera per Tarquinia, “che nasce dopo un’attenta riflessione sul significato di un termine che siamo abituati a pensare per lo più in modo negativo”, sottolinea l’associazione che aggiunge: “Contaminare non vuol dire solo infettare, inquinare o corrompere, ma soprattutto fondere elementi provenienti da culture o epoche diverse”.

Da qui la scelta insolita di usare enoteche e ristoranti di Tarquinia come sale espositive. “Contaminare con opere d’arte contemporanea una terra dal passato glorioso e dal presente vivo di bellezza, costruito proprio in virtù di quel passato, – afferma Giovannini – è un’idea di dialogo e di incontro che si propone d’innescare un processo di riflessione sullo spazio e sul tempo, intesi non più come linee di un percorso orizzontale, ma come un cerchio vitale che si auto-alimenta da ciò che è stato e continua a essere”.

L’iniziativa è inserita nel Piccolo festival della partecipazione il contenitore culturale di laboratori, conferenze, escursioni, proiezioni, workshop per contribuire alla trasformazione di Tarquinia grazie al contributo diretto dei cittadini, che si attivano per la tutela dei propri diritti, per riappropriarsi degli spazi civici della città e per ridurre la distanza dalle istituzioni locali e nazionali.