Notte bianca della Legalità: anche gli studenti del Cardarelli di Tarquinia all’evento di Roma

Riceviamo e pubblichiamo

Notte_Bianca_legalitSi è svolto lo scorso sabato 16 maggio alla Città giudiziaria di Roma un evento che, fortemente voluto dall’Associazione Nazionale Magistrati e dall’Ufficio Scolastico Regionale, ha coinvolto circa 700 studenti delle scuole superiori del Lazio in una “Notte bianca della Legalità”.

Tra loro c’erano anche 49 studenti dell’IIS “Vincenzo Cardarelli” che, insieme ad alcuni docenti, hanno potuto trascorrere un pomeriggio e una intera serata di incontri formativi sul tema della legalità e della giustizia. A guidare il gruppo un magistrato, affiancato da altre figure nel ruolo di tutors, aveva il compito di rispondere ai quesiti posti dagli studenti e spiegare i complessi problemi che sta attraversando l’amministrazione della giustizia in Italia.

Il pomeriggio è iniziato con i saluti delle autorità presenti, tra le quali il sindaco di Roma Marino, il Procuratore Nazionale Antimafia Franco Roberti e il gotha dell’ANM, da Sabelli a Palamara a Ebner, vero ideatore e creatore dell’evento. E’ stata data lettura del messaggio del Presidente della Repubblica Mattarella e, subito dopo, la figlia del giudice Chinnici, barbaramente ucciso dalla mafia, ha consegnato simbolicamente il Codice penale di Giovanni Falcone ad alcuni studenti che avrebbero partecipato, il 23 maggio, alla grande manifestazione palermitana per ricordare la strage di Capaci.

Gli studenti del Cardarelli, dopo un primo percorso formativo in tema di reati ambientali, hanno potuto assistere, ed alcuni di loro partecipare direttamente, alla simulazione di un processo; si trattava, per la precisione, del “viaggio di un fascicolo giudiziario”, dal momento in cui, a seguito di una denuncia, iniziano le indagini della polizia giudiziaria fin quando si arriva alla sentenza del processo. Comprensibile e vivissimo è stato l’interesse dei ragazzi per questa simulazione (alla quale ha dato il suo contributo, con effetti esilaranti, l’attore Pino Insegno), dalla quale sono usciti con idee molto più precise sui complessi meccanismi della macchina giudiziaria.

Dopo una cena a base di panini è seguito il concerto finale, con l’intervento di personaggi celebri del mondo della musica e dello spettacolo.

Emanuele Fabbrizi, del 4B Scientifico, la ricorda come “una bellissima esperienza… che ci serva da modello per le esperienze future”; mentre Fabio Ciurluini, del 5A, parla di “una giornata entusiasmante … per la presenza della parte sana e giusta della politica e della magistratura difficile oggi da trovare quanto preziosa per i giovani che adesso devono tornare a credere e a sperare.” E sottolinea il messaggio che con insistenza i magistrati hanno rivolto ai giovani: “Abbiamo fiducia in voi: siate portatori sani di legalità”.

Intorno alle 11 di sera un fiume di ragazzi usciva dal palazzo di Giustizia, un fiume di magliette bianche con la scritta “Portatore sano di legalità”, un fiume di “gocce di legalità” (questo l’attestato che ciascuno studente ha ricevuto); non è retorico affermare che ciò che la scuola sta facendo per il futuro del nostro paese, in collaborazione con le forze più sane della società e delle istituzioni, è un frutto preziosissimo da sostenere ed apprezzare. E l’IIS “Cardarelli” è già pronto e si rimbocca le maniche per il prossimo impegno: organizzare il gruppo di studenti che a settembre (ormai siamo al quarto anno) sarà a Corleone a lavorare sulle terre confiscate alla mafia.