Paesaggi dell’Arte, a Tarquinia altro weekend di eventi nei luoghi simbolo della città etrusca

Riceviamo e pubblichiamo

Venerdì 22 luglio alle 21:30 il festival ritorna a S. Maria in Castello, con le immagini di Pino Ninfa e il bandoneon di Daniele di Bonaventura, per intraprendere un viaggio sulle tracce di un tango che culminerà nella proposta delle musiche di Astor Piazzolla, a trent’anni dalla sua scomparsa, in un percorso che parte dalle origini per arrivare ai giorni nostri con le musiche composte da Daniele di Bonaventura. Lui stesso presenta così il progetto: ho pensato che questo concerto potesse essere un omaggio alla memoria del grande maestro argentino. Lo vidi dal vivo per la prima volta con il suo memorabile quintetto nel 1986, al Festival Jazz di Ravenna, e quel giorno segnò la mia seconda nascita, quella come bandoneonista. La musica che ho scritto, arrangiato, diretto e interpretato appartiene al secolo scorso e vuole ripercorrere in senso cronologico le mie passioni per la musica argentina, dal tango sanguigno tradizionale al tango canciòn del mitico Carlos Gardel, dal tango moderno di Astor Piazzolla ad una mia Suite contemporanea composta per l’occasione. Le foto scattate, selezionate e proiettate da Pino Ninfa nel corso della performance, fanno parte di diversi lavori realizzati in Argentina e nel mondo in vari anni, sempre sulle tracce di un tango, dove oltre all’ascolto di questa musica si è compiuta anche una ricerca dei luoghi e delle atmosfere che contribuiscono a determinarne il fascino. Alcuni testi di Borges introdurranno i brani del concerto.

Il primo dei tre eventi in programma presso il colossale tempio etrusco dell’Ara della Regina avrà luogo sabato 23 luglio alle 19:00, con l’obiettivo di creare un ponte sonoro tra questo luogo straordinario e il sole al tramonto: un iridescente arco musicale di corde in vibrazione, costruito con brani originali, classici rivisitati, improvvisazioni, echi di Pink Floyd e di Jimi Hendrix. Ne saranno artefici due artisti della chitarra: Giovanni Palombo e Claus Boesser-Ferrari.
Giovanni Palombo è uno dei più noti chitarristi acustici della scena musicale italiana. Nel suo approccio compositivo e chitarristico convivono diversi aspetti, dalla melodia mediterranea al jazz, richiami alla musica classica e sfumature blues. Ha composto musiche per il cinema e per documentari televisivi, ha pubblicato libri dedicati agli stili e alle tecniche dello strumento, ha collaborato per molti anni con la rivista Chitarre, partecipa ai maggiori festival chitarristici europei e conduce costantemente workshop didattici. Claus Boesser-Ferrari è un chitarrista, compositore e insegnante tedesco con una reputazione ormai internazionale. Ha ampliato l’estetica della chitarra acustica in chiave di pittura sonora, con sofisticate tecniche ritmico-percussive e un personale impiego dell’elettronica. Dal 1992 si esibisce come solista in tutto il mondo. Ha suonato con Marc Ribot, Ralph Towner, Barbara Lahr e Fred Frith, tra gli altri. Dal 1994 scrive musica di scena per i teatri di Amburgo, Berlino, Hannover, Mannheim, Basilea e Zurigo. Entrambi i musicisti hanno all’attivo una lunga discografia, con CD pubblicati principalmente dall’etichetta tedesca Acoustic Music. Domenica 24 luglio alle 18:30, la Necropoli del Calvario sarà nuovamente animata dalla compagnia teatrale Yaaled, che ancora una volta guiderà i presenti all’indietro nel tempo in un insolito percorso letterario, con Alessandro Mengali sempre impegnato a seguire i passi e le riflessioni di un visionario visitatore che quasi un secolo fa (1927) si aggirava tra le tombe dipinte tarquiniesi – D.H. Lawrence – e con Marcella Marinelli nella veste d’indispensabile collegamento con il genius loci. Alcune tappe del percorso offriranno anche originali quadri musicali di contrappunto artistico e di completamento dell’esperienza, dipinti in tempo reale da Luigi Polsini e Giovanni Lo Cascio in una collaudata sinergia sonora, e colorati dai timbri dei loro strumenti.
Il festival Paesaggi dell’Arte è un progetto finanziato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia, dalla Regione Lazio, Direzione Cultura e Politiche Giovanili, ai sensi del bando per la valorizzazione del patrimonio culturale tramite lo spettacolo dal vivo, e dalla Fondazione Carivit; con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, e del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. La direzione artistica è affidata al produttore e archeomusicologo Emiliano Li Castro.

Informazioni e prenotazioni possono essere richieste all’InfoPoint di Tarquinia (Barriera San Giusto), tel. 0766-849282 o inviando mail all’indirizzo turismotarquinia@gmail.com