No Pop: da Tarquinia a colpi di rime

di Stefano Tienforti

Credere in una propria passione, impegnarsi, difenderla e coltivarla sino ad ottenerne risultati è una strada ricca di soddisfazioni ma anche – forse soprattutto – di grandi difficoltà. Ancor di più se a condividere e vivere quella passione si è soli, o quasi, in un ambiente che non capisce e, per di più, sfotte un po’.

È per questo che fa piacere far due chiacchiere con Prisco e Superbo – rispettivamente Alessandro Biagiola e Walter Loreti – componenti del duo di rapper “No Pop”, da qualche settimana on line con il loro secondo mixtape: nelle parole e nei loro ricordi leggi la serenità di chi, quando ha intrapreso il tortuoso percorso del rap, veniva visto come un alieno. E poi, pian piano, ha convinto tutti, aprendosi il passaggio a colpi di rime.

“Noi siamo amici da sempre – raccontano – sin dalle elementari, quando eravamo pazzi per gli 883. Poi abbiamo studiato assieme anche al liceo e lì è nata la passione: all’inizio come un divertimento, un gioco, poi la cosa è proseguita”. L’approdo al rap – da ascoltare e da interpretare – è merito di Walter, che ha man mano coinvolto Alessandro in questa passione. “All’inizio ascoltavamo Caparezza e Frankie hi-nrg mc. Partiti dal commerciale, abbiamo pian piano scavato nell’underground del rap, esclusivamente italiano”. Sino al debutto creativo: “Le prime cose assieme abbiamo iniziato a scriverle nel 2006, con qualche registrazione in cameretta. I primi live sono arrivati dopo un paio di anni: la prima uscita in pubblico è stata a Tarquinia, durante Agriturock, dove presentammo una canzone scritta assieme a Paolo Natali. Poi la prima, vera esibizione al WAM. Lì è nato un bel rapporto con Filippo Cannucci: grazie a lui abbiamo “aperto” varie serate ai Doppio Malto, sia a Tarquinia che in provincia”.

A quel punto il momento peggiore era già alle spalle. Perché all’inizio, quei due che facevano le rime, a Tarquinia erano guardati quantomeno con diffidenza. “La difficoltà a fare rap a Tarquinia allora era molto maggiore – ricordano – ora il genere è più affermato, ma a quel tempo eravamo davvero  solo noi due. Giravamo per il paese, il rap nelle cuffie, e vivevamo un altro mondo, provando un senso di appartenenza che a Tarquinia non c’era, tra prese in giro che non erano affatto poche”.

Anche da qui nasce uno dei temi portanti dei testi di Prisco e Superbo: il rapporto di odio-amore con la città che li ha visti nascere e crescere. “L’assenza di cultura hip hop all’inizio ha pesato: avremmo voluto bruciare tutto, ma il sentimento di legame era tanto forte da non permettere il distacco. In fondo gli stessi nostri nomi sono un evidente richiamo a Tarquinia, alla sua storia, e questo rapporto forte lo si ritrova in tanti nostri testi. Col crescere poi cambi la visione, si affievolisce la fase “rivoluzionaria”, c’è più affetto che voglia di ribaltare tutto: anche perché la distanza ci ha fatto sentire quanto forti siano la mancanza e, quindi, l’amore per la nostra città”.

Il primo “boom” mediatico i No Pop lo ottengono in seguito all’ormai celebre, a Tarquinia, confronto con Asso, un rapper di Montalto: con quel video il canale Youtube di Prisco e Superbo arriva a quasi 9000 visualizzazioni.

“Finite le superiori – continuano il racconto – è arrivata l’università, che inizialmente ci ha diviso, visto che frequentiamo in due città diverse. Ma quando il cammino sembrava rallentare, abbiamo ritrovato il modo di lavorare anche a distanza. Anzi, le opportunità si sono moltiplicate: a Siena siamo entrati in contatto con il rapper Zatarra, che ringraziamo, ed è iniziata una collaborazione con un laboratorio rap, lo Strappo, ed i circa trenta ragazzi che rappano e che ne fanno parte. Finalmente ci siamo sentiti vivi, più vicini alla cultura hip hop: è un mondo di stimoli e idee, una fortuna vera trovare una realtà simile in una città non enorme”.

A Siena, i No Pop hanno anche vinto un rap contest, che ha permesso loro di girare un video professionale sulle note de “La clessidra”. Così, dopo “Esordio”, primo album in freedownload e su SoundCloud nel 2008, è arrivato ora questo nuovo mixtape, dal titolo “Il Ritorno dei Re”, che contiene sia tracce inedite che rielaborazioni di vecchie canzoni.

I loro cd sono scaricabili gratuitamente dalla rete. “D’ora in poi lavoreremo per singoli, con la rete come trampolino di lancio: anche il Free download funziona poco, meglio il video singolo. Per il futuro, oltre a proseguire le collaborazioni a Siena, ci piacerebbe esibirci in qualche live quest’estate, come quelli dell’anno scorso con i contest alla Perla Nera”. Con Prisco che, intanto, sfoga la vena creativa anche da solista, con la produzione del primo cd, “Fogli e Catrame”. Sulla loro pagina Facebook ufficiale è possibile essere aggiornati su ogni novità: una volta aperta la strada, il cammino può regalare solo nuovi stimoli e soddisfazioni.