Porto Santo Stefano: stasera all’imbrunire rivive in Fortezza la leggenda di Jacopo e Giacinta

Riceviamo e pubblichiamo

fortezza spagnola porto santo stefanoInizia all’imbrunire della festa di giovedì 2 giugno 2016 la lunga stagione di eventi culturali nella Fortezza Spagnola di Porto Santo Stefano che andrà avanti fino a dicembre per merito della CoopEra, Archeologia Natura e Turismo, delle Guide della Maremma Toscana Le Orme e del Comune di Monte Argentario che ha concesso il patrocinio. Ed inizia con la rievocazione di una leggenda che, si dice, ogni anno si ripete proprio in questi giorni. E’ la leggenda di Jacopo e Giacinta, secondo la quale ogni anno alla mezzanotte del primo giugno il fantasma di una giovane donna uscirebbe dalla Fortezza per dirigersi al Valle e qui riunirsi con il fantasma di un giovane uomo discendente dal poggio dell’Argentiera. Giacinta e Jacopo sarebbero stati divisi il 9 maggio del 1646, giorno in cui avrebbero dovuto sposarsi.

Esistono due versioni contrastanti di una storia che fino a qualche anno fa pochi santostefanesi conoscevano. La prima racconta che Giacinta, che aveva deciso di sposare Jacopo, fu ostacolata dal padre, Bartolomeo Fles, castellano della Fortezza. Disperata per quel diniego, la figlia decisa di gettarsi dalla Fortezza e togliersi la vita. E la stessa cosa fece anche Jacopo alla tragica notizia.

L’altra versione che pare la più accreditata, è legata a un fatto storico realmente accaduto il 9 maggio 1646. Quella mattina davanti a Porto Santo Stefano apparvero più di 100 navi francesi, inviate dal Cardinale Mazzarino per assicurarsi il possedimento spagnolo all’Argentario, noto come Stato dei Presìdi. L’attacco, passato alla storia come l’”Assedio di Orbetello”, durò più due mesi finché i francesi dovettero dichiararsi sconfitti e ritirarsi. Ma Jacopo rimase ferito nella battaglia e trovò riparo nei boschi del poggio dell’Argentiera, mentre la Fortezza fu occupata e Giacinta, che qui abitava in quanto figlia del castellano, fu fatta prigioniera e dovette subire le violenze dei suoi aguzzini. Il ragazzo cercò in tutti i modi di liberarla ed il primo giugno 1646 la vide comparire sulla terrazza. Lei cercò di raggiungerlo ma, appena si accorse di non poter fuggire, si gettò nel vuoto. Jacopo corse verso l’amata e fu ucciso dai soldati francesi. Quando questi andarono a recuperare i corpi dei due giovani, si accorsero che erano scomparsi e sul posto rimanevano soltanto delle macchie di sangue. Per questo la tradizione popolare vuole che ogni anno, nella notte tra il 31 maggio e il primo giugno si possono scorgere gli spiriti dei due ragazzi che si avviano l’uno verso l’altra per riunirsi e amarsi liberamente. Dopo la rappresentazione seguirà una visita guidata in notturna della Fortezza Spagnola.