#Regionali2018, Bruni interviene su emergenza neve e tagli alla spesa pubblica

Riceviamo e pubblichiamo

Sarebbe stato troppo facile strumentalizzare la nevicata di questi giorni, ma non voglio infierire. Dico solo che non è necessario attendere questi eventi atmosferici per accorgersi della scomparsa dello stato e degli enti pubblici. Basta recarsi al CUP per prenotare una qualsiasi prestazione e vedersi dare l’appuntamento dopo mesi se non anni. E gli esempi non finiscono certo qui.

Bisogna continuamente tagliare la spesa pubblica, questo ci dicono, bisogna fare il pareggio di bilancio, anzi bisogna ridurre il debito pubblico quindi bisogna fare l’avanzo di bilancio. Quindi avanti con i tagli! Poi capita appunto di dover andare al CUP, oppure di dover spegnere un incendio, o dover liberare le strade dalla neve e allora si grida allo scandalo, che le liste di attesa sono infinite, che i vigili del fuoco non arrivano tempestivamente, o che le strade non sono state liberate abbastanza in fretta. Poi passata l’emergenza tutti di nuovo a gridare di tagliare la spesa pubblica, perché lo stato è inefficiente e corrotto e quindi la sua presenza va ridotta sempre più.

Certo è che se si grida a favore dei tagli alla spesa pubblica, coerenza vorrebbe che in questi frangenti ci si attrezzasse da soli, e infatti chi può si rivolge alla sanità privata e chi non può magari non si cura. Parimenti quindi chi può potrebbe ingaggiare delle ditte private che gli puliscano la strada dalla neve e gli altri che si arrangino.

Non esiste spesa pubblica improduttiva, certo possiamo discutere dove e come lo stato debba essere massicciamente presente e dove la sua presenza debba essere più sfumata. Ma penso che nella sanità e nella sicurezza come in tanti altri settori, la sua competenza debba essere esclusiva e risolutiva, senza condizionamenti derivanti da vincoli esterni come i trattati europei. Certo bisogna combattere sprechi e malaffare, quindi va potenziata la magistratura e le forze dell’ordine, oltreché aumentare con campagne informative e adeguati programmi scolastici, il senso civico dei cittadini. Tutte cose che si fanno guarda caso, con più spesa pubblica e non con i tagli. Per fare ciò è però necessario che questo paese si liberi dal vincolo sterno e riprenda in mano la sua sovranità monetaria e di bilancio, per riprendere in mano il suo futuro.

Sergio Bruni
Fronte Sovranista Italiano Candidato al Consiglio regionale del Lazio Lista Riconquistare l’Italia – Stefano Rosati Presidente