Rinascita del centro storico di Viterbo, la ricetta di Fratelli d’Italia

Riceviamo e pubblichiamo

Un disegno omogeneo per la rinascita del centro storico e delle attività commerciali, nel rispetto dei residenti. Si compone di diverse sfaccettature il quadro delineato ieri pomeriggio nell’incontro organizzato da Fratelli d’Italia al bar Vittoria. In molti hanno risposto all’appello del gruppo consiliare del partito per alimentare il dibattito, portare idee, proposte e suggerimenti.

I consiglieri presenti, Paolo Bianchini, Gianluca Grancini, Luigi Maria Buzzi, Laura Allegrini ed i nuovi ingressi Claudia Nunzi ed Antonio Scardozzi, hanno tracciato un progetto ben preciso che passa, innanzitutto, per un ribaltamento degli schemi previsti nel piano del commercio reso possibile grazie agli emendamenti proposti da Fratelli d’Italia, incentrati, soprattutto, sulla regolamentazione delle nuove aperture.

“Per favorire ed agevolare le piccole attività è necessario mettere un freno al moltiplicarsi delle grandi catene e valutare, in maniera organica, l’impatto che queste potranno avere da un punto di vista complessivo.

A decidere l’opportunità o meno sarà una conferenza di servizi, costituita da tecnici, che vaglierà gli aspetti urbanistici e legati alla viabilità per l’apertura medie e grandi strutture  fuori le mura.

La proposta, una volta approvata sotto questo profilo, sarà portata in consiglio comunale.

Constatata la saturazione del quadrante nord, è opportuno, allo stato attuale, promuovere uno sviluppo diverso, orientato verso il centro della città, in grado, tra l’altro, di decongestionare il traffico che si crea in determinati periodi dell’anno.

La nostra idea è quella di incentivare le attività locali che operino soprattutto di giorno, questo sia per offrire dei servizi ai turisti in un’ottica di crescita, sia per migliorare la vivibilità del centro storico, evitando disagi ai residenti.

Ovviamente per tutelare San Pellegrino, il quartiere medievale più grande d’Europa, sarà necessario tenere alta la guardia su nuove aperture, negando i permessi ai compro oro, ai money transfer ed ai distributori automatici. Infine, per quanto riguarda il mercato del sabato, la nostra proposta è di spostarlo in via Garbini, liberando così il parcheggio del Sacrario, funzionale agli arrivi dei turisti ed incrementando, nello stesso tempo, le entrate della Francigena.