Riceviamo e pubblichiamo
Il gruppo, nato nel marzo del 2013, riconosciuto dalla Fondazione de André, da anni si impegna nel rendere umile, attento e rispettoso omaggio ad una figura fondamentale per la canzone italiana come quella di Fabrizio De André affermandosi progressivamente come una delle formazioni più accreditate nella diffusione della musica di Faber. Durante le tantissime esibizioni la band riesce a emozionare il pubblico, coinvolgendolo in performance intense, sentite, appassionate, curate con dedizione assoluta fin nei dettagli.
Il titolo del gruppo è ripreso da una canzone contenuta nel disco della rinascita del 1981 dopo la vicenda del rapimento avvenuto la sera del 27 Agosto 1979 e alla prigionia vissuta da De André e da sua moglie Dori Ghezzi: “E se vai all’hotel Supramonte e guardi il cielo, tu vedrai una donna in fiamme e un uomo solo…” Intitolato, semplicemente, «Fabrizio De André», ma subito noto ai fan come «l’indiano» per via dell’immagine in copertina, sublima in arte l’esperienza del rapimento. «Hotel Supramonte», è stata scritta come gran parte del disco insieme a Massimo Bubola, per parlare Il titolo della canzone si riferisce al Supramonte, la catena montuosa che si snoda nella zona centro-orientale della Sardegna, da sempre nascondiglio di banditi, latitanti e contrabbandieri.
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