Siccità, nei primi sei mesi del 2017 su Tarquinia il 65% in meno di pioggia

di Daniele Aiello Belardinelli

Siccità sempre più grave. Se molte regioni italiane sono già a secco, per Tarquinia la situazione comincia a essere molto preoccupante. Precipitazioni assenti da settimane e temperature elevate hanno assetato le campagne della città etrusca, con l’agricoltura in difficoltà e il rischio incendi elevato.

I dati sono eloquenti. Li fornisce la stazione meteo di Montericcio (pagina facebook Meteo Tarquinia). Nei primi sei mesi del 2017 è caduto il 65% di pioggia in meno rispetto alla media degli ultimi 15 anni. 106 mm contro gli abituali 310 mm. 200 litri in meno di acqua per metro quadrato. Se si esclude la giornata di pioggia del 26 giugno, che ha registrato un accumulo di 10 mm, bisogna andare al 27 aprile per avere un altro dato significativo di 10,6 mm. Per le temperature è costante il sopramedia tra giugno 2016 e giugno 2017. Nel mese appena concluso ha fatto mediamente più caldo di 1,5 gradi.

Emblematica la fotografia del lago di Bracciano, riserva idrica di Roma a pochi chilometri di distanza da Tarquinia, sceso di quasi un metro e mezzo rispetto al livello medio, con l’Amministrazione Capitolina costretta a prendere drastici provvedimenti per contenere il fabbisogno della Città Eterna. A livello nazionale si moltiplicano intanto gli appelli a limitare il consumo di acqua, tra polemiche varie per acquedotti colabrodo che disperdono buona parte del prezioso oro blu. Con la solita tendenza tutta italiana di lavorare in perenne emergenza, senza mai realizzare interventi strutturali che possano risolvere alla radice il problema.

Per Tarquinia, già a fine maggio, l’Amministrazione Comunale aveva richiesto lo stato di calamità naturale in agricoltura per i danni estesi alle coltivazioni, con gran parte delle produzioni compromesse, e per il sensibile aumento dei costi sostenuti delle aziende per l’irrigazione dei campi. L’auspicio è che qualche giorno di pioggia possa alleviare almeno in parte la grande sete. Anche se si è appena entrati nel mese del solleone.