Situazione legislativa del CBD: quali sono le leggi in Italia e in Europa?

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Il CBD, ovvero il Cannabidiolo, è uno dei fondamentali principi attivi contenuti nella Cannabis sativa, nonché una delle sostanze piò studiate proprio per comprenderne gli effetti, i benefici e gli utilizzi sull’organismo umano. Parlando di Cannabis o di Cannabis light, come è possibile approfondire cliccando qui, sono molte le teorie e le discussioni in merito, soprattutto per ciò che riguarda l’utilizzo di quei componenti come il THC che causano forti alterazioni della mente e della percezione. Per ciò che riguarda il CBD, però, gli studi e l’esperienza hanno dimostrato che tale principio attivo non presenta alcuna azione psicoattiva e non crea dipendenza. Al contrario, è stato dimostrato quanto il CBD possa essere benefico sotto molteplici punti di vista, come ottimo alleato nel dare sollievo a diversi disturbi. È importante sottolineare però che l’utilizzo di tale sostanza è regolamentato da norme precise che vedremo in seguito.

Norme europee sul CBD

Partendo dal contesto europeo che riguarda dunque tutti gli Stati appartenenti all’Unione Europea, la legalizzazione del Cannabidiolo ha subito variazioni e modificazioni anche molto rilevanti nel corso degli anni. Dopo un lungo periodo di esclusione, nel 2019 il CBD è stato inserito dalla European Food Safety Authority (EFSA) nella lista delle sostanze annoverate come novel food, questo grazie alle dichiarazioni fornite dalle più alte cariche della sanità europea.

Questo cambiamento è infatti avvenuto in seguito alla decisione dell’Organizzazione delle Nazioni Unite di togliere il Cannabidiolo dalla lista delle sostanze stupefacenti considerate dannose e pericolose per l’organismo umano. Allo stesso tempo, il CBD è stato invece introdotto in quella che è la lista di sostanze a uso terapeutico con basso rischio di abuso.

Dichiarazioni dell’Organizzazione Mondiale della Sanità

Le scelte e i cambiamenti precedentemente indicati sono stati il risultato di tantissimi esperimenti e dalla conclusione degli esperti dell’Organizzazione mondiale della Sanità (OMS), vengono confermate le proprietà benefiche del CBD e l’assenza di effetti collaterali rilevanti.

Nel corso del 2020 si è dunque arrivati alla decisione da parte della Corte di Giustizia Europea di non considerare più il Cannabidiolo come una sostanza stupefacente, considerandone l’utilizzo perfettamente legale all’interno dei territori dell’Unione Europea. Questo sulla base delle indicazioni fornite proprio dall’OMS, che per tutelare la sicurezza dei consumatori ha comunque disposto precise norme diventate poi legge in merito alla produzione di prodotti a base di CBD.

Questi specifici prodotti, per poter essere considerati legali sia nella vendita che nel consumo, devono possedere i seguenti requisiti: la pianta di Cannabis sativa utilizzata per l’estrazione di CBD deve essere stata coltivata in uno degli Stati Membri dell’Unione Europea. Il prodotto a base di CBD, sia sottoforma di olio, crema, unguento o altro, deve avere una percentuale di THC non superiore allo 0,2%. Infine, la molecola di Cannabidiolo non deve essere estratta solo da parti specifiche della pianta ma deve necessariamente proveniredall’intera struttura della pianta.

Normativa Italiana sul CBD

In merito alla normativa nazionale invece, è doveroso sottolineare che ancora oggi siamo di fronte a un gap legislativo, poiché non esistono precise norme di valore nazione in merito alla vendita e all’utilizzo del CBD. Anche l’Italia tende a far valere quelle che sono le più generali norme europee citate in precedenza, senza aggiungere ulteriori indicazioni.

L’unica normativa a proposito della Cannabis è infatti la legge 242/16, la quale regolamenta e autorizza la coltivazione e l’utilizzo della Cannabis Sativa in generale, senza entrare nel merito del Cannabidiolo come sostanza specifica e dagli effetti molto diversi. Perché venga emessa una normativa italiana più specifica, occorrerà dunque aspettare ancora del tempo.

Acquistare CBD online è legale?

Ad oggi è possibile acquistare prodotti a base di CBD in totale sicurezza anche online prestando però molta attenzione. La cosa più importante, per la propria salute e per avere certezza di acquistare prodotti legalmente consentiti sia in Italia che in Europa, è rivolgersi ai venditori giusti. Sono molteplici gli e-commerce che vendono prodotti di vario tipo a base di CBD, anche con percentuali di principio attivo differenti. Tra i più consigliati spicca senza dubbio Justbob, leader del settore e sinonimo di sicurezza, qualità, ampia scelta e attenzione alle norme vigenti.

È importante ricordareche salvaguardare la propria salute deve sempre essere l’obiettivo principale. L’utilizzo di CBD, come di altre sostanze di questo tipo non deve essere preso alla leggera, e l’attenzione alla qualità deve sempre rimanere molto alta. Per una maggiore sicurezza, inoltre, è sempre consigliato richiedere il parere del proprio medico prima di assumere qualsiasi prodotto di questo genere.