SPQR: la suggestiva docufiction in cui la pandemia è raccontata dalle statue di Roma

“Un omaggio a Roma e ai romani che la primavera scorsa hanno provato in prima persona ciò che i loro antichi concittadini hanno provato secoli prima. Il tutto raccontato dall’esperienza delle statue di Roma”: nasce con questa idea SPQR, docufiction breve realizzata da Durateo, gruppo di cinque professionisti nel campo cine\televisivo legati da una profonda amicizia.

Giorgio Clementelli, regista e autore, Federico Baciocchi, art director e set designer, Francesco D’Aloi, videomaker e regista, Federico Monti, sceneggiatore cinematografico, e Furio Valituti, compositore/sound designer, non sono nuovi a lavori frutto di passione e ricerca sulla bellezza dell’ immagine.

Un’opera di collaborazione che, nel corso degli anni, ha portato alla Durateo vari premi e riconoscimenti: la web series FIRPO ha fatto il giro del mondo raccogliendo premi come quello al Los Angeles Cine Fest o al Rio Web Fest, piazzandosi tra le prime dieci web series nel 2015 in virtù dei premi conseguiti. Il corto “99”, vincitore tra l’altro all’Oniros Film Awards, è stato, poi, selezionato ai David di Donatello e al Saturno Film Festival.

Ora questa opera che nasce ed è realizzata nel periodo più duro della pandemia, quello della primavera scorsa, con la capitale deserta e sofferente priva della vita che caoticamente, ogni giorno, ne anima la quotidianità. A condurre il gioco di scene e immagini suggestive di una città vuota in modo surreale, è come detto il dialogo tra quattro iconiche statue romane: Pasquino, a cui presta la voce un magistrale Mino Caprio – C-3PO in Star Wars o Peter Griffin in I Griffin -, Marforio, interpretato da Edoardo Stoppacciaro (Richard Madden ne Il trono di spade e Victor in cattivissimo me), il facchino interpretato da Alessandro Tirocchi, attore teatrale e speaker radiofonico, e infine Madama Lucrezia, interpretata da Silvia Salvatori (Non ci resta che il crimine, Gli ultimi saranno ultimi). La docufiction è stata apprezzata dalle istituzioni romane e ora è in finale in molti festival nazionali, tra cui i Festival del Cinema di Cefalù, Napoli e Rieti.