Sui libri di scuola è polemica aperta tra l’amministrazione comunale e la Federazione della Sinistra

Riceviamo e pubblichiamo

Come al solito ad una domanda legittima si risponde con arroganza e strafottenza, la problematica che abbiamo inteso porre all’attenzione è frutto del nostro colloquiare con la gente, la risposta quindi si intende data ai cittadini del proprio paese. Ritornando sul punto vorremmo ricordare all’assessore Sandro Celli che normalmente i libri scolastici si acquistano all’inizio dell’anno e non quando la Polverini si deciderà ad erogare i fondi.

Se avessimo avuto bisogno di un intermediario amministrativo tra regione e cittadini avremmo assunto un ragioniere non eletto un politico. Il politico al contrario del ragioniere si cala nei panni di quei genitori che, ripetiamo, vista la grave crisi economica e la scarsità di lavoro, non sono in grado di far fronte anticipatamente alla spesa. Prevedere quindi di anticipare i fondi prevalendoli dalle casse comunali, che viste le spese effettuate tutta l’estate dovrebbero essere senza fondo, non ci pare chiedere la luna. Se esistessero cavilli burocratici per un’operazione di questo genere è compito del politico trovare il modo di superarli; già che siamo in argomento  giovanissimi, vorremmo chiedere all’assessore se a mai pensato che ai suddetti avrebbe fatto piacere passare qualche giorno di riposo e vacanza sponsorizzata magari dalla loro beneamata amministrazione.

P.S.: In quanto alla carta l’assessore non si preoccupi anche se non abbiamo accesso al denaro pubblico riusciremo senz’altro a fargliene recapitare una risma.

Federazione della Sinistra di Tarquinia
Segreteria
Pezzulli Giuseppe
Caria Luigi