Tarquinia, alla protesta sulle multe con l’autoscan si aggiungono anche i Divini Commercianti: “Serve dialogo, non di spedire una macchina a fare sanzioni”

“Bisognerebbe avere disponibilità ed empatia per affrontare e risolvere assieme i problemi di tutti, non mandare avanti una macchina che rileva multe e tartassa cittadini e attività commerciali”: dopo la voce di protesta, ieri, di alcuni commercianti e residenti di Tarquinia sul recente utilizzo, da parte della Polizia locale, dell’autoscan che sanziona in automatico le vettura in infrazione, arriva ora una presa di posizione sulla stessa lunghezza d’onda da parte dell’associazione Divini Commercianti, per voce del presidente Gino Stella.

“Vanno bene, benissimo i controlli – spiega nel dettaglio Stella – e siamo i primi a volere una città in cui le cose funzionino. Ma è chiaro che serve dialogo e collaborazione. Non si può multare tutto il giorno, sanzionare un cliente che scende due minuti a completare un acquisto, un turista che arriva in città: in un periodo di crisi, in cui non c’è lavoro, non possiamo permetterci una linea dura e completamente priva di ascolto con quelle poche persone che vengono e acquistano”.

“Oltretutto a Tarquinia – rincara la dose Stella – dove si continua a non trovare una soluzione per l’assenza di parcheggi, invece di tartassare bisognerebbe avere la forza e la personalità per dialogare, trovando la strada che porta a risolvere sia il problema della sosta, sia quello della sicurezza”.

“Non vogliamo sollevare polemiche o attacchi politici, sia chiaro, ma per noi attività è un momento difficile: invece di spedire per le strade una macchina che fa multe in automatico – conclude Stella – il comando della Polizia locale parli con le attività commerciali, si faccia carico di capire le problematiche che affrontiamo ogni giorno, rischiando sempre del nostro, per cercare le soluzioni a problemi di cui noi commercianti non siamo certo né la causa, né i responsabili”.