Tarquinia, domani 9 maggio al Cardarelli si parla di agricoltura sostenibile con Slow Food

Slow Food si sta preparando per l’attesissimo evento Terra Madre 2024, in programma a Torino dal 26 al 30 Settembre presso il Parco Dora. In collaborazione con la sezione Agraria dell’IISS Cardarelli di Tarquinia, in particolare con la dirigente e la professoressa Paola Moretti, alcuni ragazzi della sezione agraria sono stati coinvolti in un progetto emozionante che li condurrà prima attraverso “Road to Terra Madre”, una presentazione che avrà luogo a Roma alla fine di Maggio, per poi approdare a Torino.

Dibattito sulla sostenibilità agricola e l’inclusione sociale

La prima fase del progetto ha visto i ragazzi visionare il film/documentario “Kiss the Ground”, focalizzato sulla tutela dell’ambiente, la biodiversità e l’agricoltura sostenibile. Questi temi saranno al centro di un dibattito previsto per il 9 maggio presso l’IISS Cardarelli. All’evento parteciperanno esperti del settore, tra cui agronomi, professori universitari, rappresentanti di Slow Food e giornalisti. Si discuterà dei grani antichi, della sperimentazione agricola e del ruolo cruciale del cibo nel promuovere la pace tra le nazioni: protagonisti, tra gli altri, il professor Odoardo Basile, agronomo, Francesco Sottile, professore al centro di conservazione biodiversità Università di Palermo e Dirigente Slow Food, Luigi Pagliaro presidente di Slow Food Lazio, Tiziana Favi, cuoca dell’Alleanza Slow Food e consigliera internazionale, Fabrizio Ercolani, giornalista, e Federico Porro, referente per il Lazio di Slow Grains.

Promozione dell’inclusione e collaborazioni future

Un particolare focus sarà posto sull’inclusione sociale, tema affrontato dall’intervento della cuoca e consigliera internazionale di Slow Food, Tiziana Favi. L’evento vedrà la partecipazione di vari attori della filiera alimentare, come agricoltori, sindacati, ristoratori e produttori locali, insieme ai creatori del met biodistretto e alla condotta di Slow Food della costa della Maremma laziale. Questa collaborazione non solo mira a preparare i giovani di Slow Food per il futuro, ma anche a creare un punto d’incontro per la rete giovanile sia nazionale che internazionale.