Tarquinia, i colori del parco delle Mura per dire No all’omofobia e alla discriminazione

La manifestazione per comunicare la propria opposizione al ddl Zan in programma per ieri a Tarquinia è stata annullata, ma l’occasione è diventata propizia per coloro che, invece, sostengono il provvedimento per colorare il parco delle Mura della città etrusca e ribadire la propria forte contrarietà a ogni tolleranza contro comportamenti o messaggi omofobi e discriminatori.

Oltre ai cittadini spontaneamente giunti al parco, presenti anche i rappresentanti di alcune forze politiche, che hanno poi diffuso delle note a commento.

“Una festa spontanea, pacifica e colorata: Tarquinia è una città libera e democratica, e non verrà tollerato nessun messaggio omofobo, oscurantista o discriminatorio”: così in un post sulla propria pagina Facebook il Partito Democratico di Tarquinia. “Anche noi abbiamo partecipato per dire sì al DDLZan contro l’omotransfobia!”

“Con Monicelliana ironia segnaliamo che la manifestazione organizzata da una pretestuosa quanto fantomatica associazione #restiamoliberi e’ andata deserta e nonostante la fretta, con la quale è stata annullata dai promotori  in evidente fuori tempo massimo, sembra che soltanto un gruppetto misero ha raggiunto la località indicata”, le parole di Piero Rosati, in una nota inviata in serata.

“Viceversa – continua Rosati – i resistenti che hanno raccolto sui social l’invito a contro manifestare e respingere con la loro presenza i contenuti che ispiravano l’infausta quanto inopportuna iniziativa, hanno colorato il parco delle mura con le loro bandiere multicolori  in modo molto evidente e gioioso. Come a voler raccontare che la civiltà, la tolleranza ha i colori del mondo”.