Tarquinia, Idea Sviluppo: “Sembra che alla Civita sia stato impedito l’accesso ai disabili per la raccolta funghi”

Riceviamo e pubblichiamo

Tarquinia, siamo costretti ad intervenire ancora una volta sull’attività Amministrativa dell’Università Agraria di Tarquinia, non per alimentare una ulteriore polemica su criteri gestionali poco trasparenti od in qualche modo insofferenti all’obbligo di confronto politico, che pure abbiamo dovuto constatare nell’ultimo periodo (vedi questione bilancio, accesso e trasparenza degli atti), ma per evidenziare un fatto di particolare gravità, censurabile non solo sotto il profilo amministrativo, ma soprattutto sotto l’aspetto umano e sociale.

Se risponde a verità quanto affermato da alcuni utenti Tarquiniesi, sembra che ai soggetti disabili sia di fatto impedita l’accesso per la raccolta di funghi ferlenghi, sul Pianoro della Civita.

Veniamo informati quotidianamente sui giornali sulle varie iniziative del consigliere Sacripanti, ormai noto in città perchè sembra essere stato attivista di 4 partiti in 5 mesi e del vicepresidente Tosoni, mai dimissionario ed ancora titolare della doppia carica di consigliere e vicepresidente, impedendo ad alcuni membri del suo stesso gruppo politico di poter fare una propria esperienza amministrativa. Niente di nuovo, comunque, visto che in passato dei corsi di micologia non gratuiti, per la raccolta funghi ce ne sono sempre stati in abbondanza.

Ma la vera novità di questa amministrazione ed in particolare dei due amministratori sono l’intensificazione dei controlli.  Fin qui nulla di strano, anzi, se non si determinasse la spiacevole conseguenza che i Tarquiniesi diversamente abili o con difficoltà motorie, dotati di permesso con invalidità al 100%, non possono entrare con la macchina al pianoro per recarsi alla raccolta funghi. Viene in tal modo impedito il verificarsi di un momento di grande soddisfazione per i nostri ragazzi, che aspettano per un anno intero sperando ogni volta di emozionarsi, integrarsi, scaricarsi, vivere la nostra bellissima campagna con i familiari.

Molte famiglie si sono recate presso l’ente chiedendo spiegazioni in merito e protocollando richieste scritte ma niente, nessuna risposta e atteggiamenti evasivi da parte di alcuni responsabili, tentando di scaricare le responsabilità l’uno con l’altro. Cari amministratori siamo nel 2019 e l’abbattimento delle barriere per la disabilità è la vera sfida per il futuro, ragionare in termini diversi significa tornare indietro nel tempo. Le risposte devono essere celeri e rispettose per le famiglie. La stagione dei funghi sta terminando, mentre i selfie aumentano dimenticando le priorità che un’amministratore deve avere.

Gruppo Idea sviluppo