Tarquinia, il Comune lancia il bando per contributi a fondo perduto a chi apre attività nel centro storico. Ma intanto continuano le chiusure

Contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività produttive all’interno del centro storico di Tarquinia da avviare entro il 30 giugno 2023 fino ad un massimo riconoscibile di €. 13.500: il Comune ripropone il bando pubblico per stimolare la nascita di nuove realtà all’interno delle mura cittadine, a due anni dalla prima esperienza, con una delibera che ricalca in gran parte quella approvata in precedenza.

Il centro storico torna, insomma, a far discutere in ambito politico: mentre molti commercianti contestano in modo aperto la ZTL imposta dal sindaco e imputano alle scelte del primo cittadino su parcheggi e viabilità le progressive chiusure di attività anche storiche nelle vie del centro, dal comune si prova la strada della sovvenzione non già a chi è attualmente in difficoltà, ma a chi vuole aprire.

“È intenzione dell’amministrazione comunale, nell’ambito delle proprie politiche di sviluppo economico e di sostegno alle imprese, – recita la premessa della delibera – erogare dei contributi a favore di soggetti/aziende, rientranti in alcuni settori appositamente individuati, interessati all’apertura di nuove attività all’interno del centro storico comunale, al fine di migliorare l’accoglienza e l’attrattività dell’offerta commerciale e turistica di quest’ultimo e di contribuire, al contempo, alla riduzione della presenza degli immobili sfitti con destinazione commerciale”.

Sono ammissibili a contributo le attività economiche “di produzione e/o vendita al dettaglio di prodotti alimentari tipici: prodotti agroalimentari, prodotti tipici locali (a partire dalle eccellenze della Tuscia e della Maremma tosco-laziale: il 60% della produzione e della vendita deve riguardare i prodotti tipici del territorio tosco-laziale); di commercio al dettaglio di prodotti dell’antiquariato, modernariato, collezionismo e simili; di botteghe d’arte e botteghe artigiane che eseguono lavorazioni artistiche e tradizionali come definite all’Art. 11 della L.R. 17 Febbraio 2015, n. 3, con preferenza alle lavorazioni artistiche ed artigianali della tradizione etrusca, della Tuscia e della Maremma tosco-laziale; di commercio al dettaglio di chincaglieria e bigiotteria (inclusi gli oggetti ricordo e gli articoli di promozione pubblicitaria): codice ateco 47.78.36, che vendano in forma esclusiva o prevalente oggetti ricordo/souvenir.

Spetta ora ai funzionari stilare il bando, che seguirà le linee del “Regolamento per la concessione di contributi a fondo perduto per l’apertura di nuove attività produttive e/o riqualificazione delle esistenti all’interno del centro storico di Tarquinia”, approvato con Deliberazione di Consiglio Comunale n. 61 del 30.11.2020 e modificato con Deliberazione diConsiglio Comunale n. 11 del 31.03.2022. Di certo si sa che saranno ammissibili a contributo “sia spese di investimento che spese correnti, nella misura massima del 60% delle spese ritenute ammissibili, sostenute nei primi due anni di attività, fino ad un massimo riconoscibile di €. 13.500”.