Tarquinia, il Mibact nega all’Università Agraria il premio di rinvenimento per la statua del Dio Mithra: pronto il ricorso

di Fabrizio Ercolani

L’Università Agraria di Tarquinia prepara un ricorso amministrativo al Presidente della Repubblica avverso il diniego di pagamento dei premi di rinvenimento del complesso statuario del Mithra Tauroctono, a firma del Sovrintendente Arch. Eichberg.

Motivo del contendere il luogo del ritrovamento. Secondo l’ente di Via Garibaldi l’importante reperto è stato ritrovato indiscutibilmente sui terreni dell’Università Agraria, secondo il funzionario incaricato dal MIBACT la provenienza non può essere dichiarata con certezza e quindi nessun riconoscimento di premi. Di che cifra stiamo parlando? Il Codice dei beni culturali e del paesaggio all’articolo 92 stabilisce che il Ministero è tenuto a corrispondere una cifra fino ad un quarto del valore del bene al proprietario del fondo in cui è avvenuto il ritrovamento ed un premio sino alla metà al proprietario del fondo che abbia ottenuto la concessione di ricerca. Essendo il valore del complesso statuario quantificato in circa 8 milioni di euro si può ben capire l’importanza dell’entrata per un Ente le cui casse sono in sofferenza.

Il recupero della statua è stato opera nel 2015 del comando dei carabinieri Tutela patrimonio artistico nei pressi di Fiumicino. Stava per essere esportata in Svizzera occultata su un camioncino di un vivaio. Proprio lì, confusa tra le piante, è stata ritrovata la preziosissima statua romana del II-III sec. d.C. raffigurante il dio Mitra nell’atto di uccidere il toro trafugata con uno scavo clandestino a Tarquinia. Un reperto particolarmente raro e prezioso poiché al mondo ne esistono solamente altri due esemplari conservati rispettivamente al British Museum e ai Musei Vaticani.

La Sopraintendenza ha effettuato poi un intervento di scavo archeologico per individuare il sito certo della provenienza del gruppo marmoreo. Ciò ha portato al rinvenimento di un altro elemento di marmo facente parte della stessa scultura costituito da un cane in origine appoggiato al ginocchio del toro. Una scoperta che per l’Università Agraria è inconfutabile circa la provenienza del complesso scultoreo.

Già nel marzo 2017 il commissario straordinario aveva avanzato la richiesta del premio “a seguito del ritrovamento del complesso statuario del Mithra, rinvenuto in località Civita come testimoniano altri reperti rinvenuti proprio nel medesimo sito” e che tale somma sarebbe stata utilizzata per “sostenere progetti di riqualificazione del sito archeologico e, più in generale dell’area della Civita, nonché per interventi di manutenmibact

zione del sito, coi un ritorno di immagine anche per la Soprintendenza”. A tale richiesta era seguita la risposta negativa del funzionario incaricato dal MIBACT datata maggio 2017. Ora tutto è pronto per un ricorso amministrativo da presentare al Presidente della Repubblica.