Tarquinia, la Camminata per la Pace di stamattina nata dall’idea di due adolescenti

(f.e.) Immaginate due ragazzi giovanissimi, che dopo due anni di lockdown e pandemia, accendono la Tv e vedono immagini di guerra, di devastazione che giungono dall’Ucraina. Nasce proprio da questa situazione, da un’idea di Agnese, 15 anni, e di suo fratello Filippo, la camminata per la pace che partirà sabato alle ore 11 dalla Barriera San Giusto per raggiungere Piazza Matteotti.

“Io e mio fratello – spiega Agnese- insieme ad alcuni altri ragazzi abbiamo deciso di organizzare questa marcia della pace per inviare un messaggio forte e deciso. Questa guerra non è giusta, siamo vicini all’Ucraina e a tutte le persone che sono in difficoltà. Noi giovani vogliamo far capire che la pace e la diplomazia sono la giusta arma per fermare questo conflitto. L’idea è nata vedendo appena svegliati le immagini che il telegiornale trasmetteva e abbiamo subito pensato di poter fare qualcosa anche nel nostro piccolo per sensibilizzare i nostri coetanei”. Agnese invita tutti a partecipare: “Solo così il nostro messaggio potrà avere forza. La pace non può avere divisioni”.

A condividere anche lo spirito della manifestazione e a partecipare in prima linea anche l’Associazione Semi di Pace. “Ci sembrava bello mandare un segnale positivo ai ragazzi che hanno avuto questa bellissima idea – spiega il Presidente Luca Bondi- di ritrovarsi per una testimonianza di attenzione e di disponibilità al tema della pace. Non abbiamo la presunzione di dire che la nostra camminata possa risolvere il conflitto: è la partecipazione di un piccolo angolo del mondo come Tarquinia, alla grande storia del mondo. C’è una declinazione della pace che è nella solidarietà”.

In Piazza Matteotti spazio agli interventi ma anche ai racconti. “Avremo modo di ascoltare chi la declinazione della pace la sta realizzando, mettendosi a disposizione e rischiando in prima persona. Ci sarà un collegamento con Fra Emanuele, Vicario Provinciale dei Frati minori che si trovano in Ucraina. Una rete articolata con 17 conventi che si sono resi disponibili per accogliere, per nascondere le persone in difficoltà cercando di alleviare la pesantezza della situazione soprattutto nei bambini. Avremo anche un’altra bella testimonianza che riguarda dei giovani, ragazzi e ragazze, che in Romania si sono messi a disposizione per aiutare le persone che arrivano”.

Durante la camminata non verranno raccolte donazioni ma saranno fornite indicazioni utili per fornire il proprio contributo ad associazioni o enti. Alla manifestazione hanno fin da subito aderito anche l’Anpi ed i giovani di Next Etruria. “Sono fiero di partecipare a questa iniziativa- conclude Biagio Biagioni in rappresentanza di Next Etruria- Non risolveremo il problema con una marcia ma è proprio facendola, parlandone che trasmettiamo il messaggio di pace.