Tarquinia, la sezione del PCI a sostegno della Protezione civile comunale

Riceviamo dalla segretaria della sezione PCI di Tarquinia Giancarla Zinna e pubblichiamo

Ho letto recentemente due articoli pubblicati sulla stampa web locale dove gli autori si domandavano il perché dello scarso coinvolgimento del gruppo Comunale di Protezione Civile nelle attività poste in essere dal nostro Comune nel’attuale emergenza Covid- 19.

Fiducioso che il nostro Sindaco avesse recepito queste sollecitazione, ho atteso alcuni giorni nella speranza di veder circolare per le strade cittadine, impegnate negli interventi ed aiuti alla popolazione, anche i mezzi ed volontari della Protezione civile Comunale.

Speranza delusa. Ho ipotizzato motivazioni e mi sono posto domande alla quali ho cercato risposte giungendo a conclusioni che, richiamando il celebre motto del Giulio nazionale, “a pensar male si fa peccato ma spesso si indovina”.

Non sarà che il nostro Sindaco deve in qualche modo giustificare a fine anno il pagamento, con i soldi delle tasse dei cittadini, del conto che l’associazione di Protezione Civile privata della quale si avvale gli presenterà in virtù della convezione che ha stipulato con la stessa?

Ho letto aiutato dal mio amico Maurizio, la delibera unanimemente approvata dalla Giunta Comunale, che motiva la “donazione” di un escavatore di proprietà del Comune per mancanza all’interno delle strutture comunali di personale munito delle necessarie competenze per condurlo; mi risulta che il Gruppo Comunale già dispone di un analogo mezzo e di volontari muniti della prevista patente. Non sarebbe stato più opportuno rafforzare la nostra Protezione Civile?.

Leggiamo in questa delibera di Giunta che i comuni sono obbligati a dotarsi di una Protezione Civile Comunale e di stipulare una convenzione con altra associazione privata. Spero che quella “e” sia un refuso di stampa e che vada interpretato come una “o “ altrimenti sarebbe fuori legge tutti quei comuni che dispongono solo di un Gruppo Comunale o che non avendolo mai costituito, si avvalgano esclusivamente dell’operato di una associazione privata con la quale, stavolta giustamente, hanno stipulato apposita convenzione.

La presenza nelle fotografie del nostro Sindaco, del Vice Sindaco, della Giunta, dei Consiglieri Comunali che partecipano alle seppur meritorie attività, svolte nell’emergenza Covid- 19, dell’altra associazione e che vengano da questa continuamente pubblicate sui social con intenti chiaramente autocelebrativi sono un’offesa a quei volontari del Gruppo Comunale che sotto le precedenti amministrazioni venivano considerati un fiore all’occhiello mentre l’attuale immotivatamente rischia far appassire.

Caro Sindaco, non comprendo perché quando piove si debba cercare riparo a pagamento sotto l’ombrello di altri tenendo chiuso sotto braccio il proprio.

Un’ultima cosa; mi dica che non sono veritiere le lagnanze di alcuni cittadini ai quali presso il checkpoint del bucchero sono stati richiesti e ritirati da operatori della Protezione Civile A.E.O.P.C. le previste autocertificazioni.

La segretaria della sezione PCI di Tarquinia
Giancarla Zinna