Tarquinia, Leoncelli e Massi sull’Università Agraria: “La giunta sembra vivere come nell’ultimo giorno del Titanic”

Riceviamo da Maurizio Leoncelli e Roberto Massi e pubblichiamo

Ritengo che sia alquanto sconcertante la situazione in cui si sta trovando l’Università Agraria di Tarquinia, nella quale la giunta esecutiva sembra vivere come nell’ultimo giorno del “Titanic”, c’è chi gioca, chi scherza chi si fa i selfie e, soprattutto, chi dorme mentre la “nave” affonda (o quantomeno fa acqua da tutte le parti).

C’è persino chi continua a votare delibere probabilmente illegittime, come la numero 17 del 04 febbraio 2020 che modifica la delibera 76/2019 avente oggetto “Anticipazione di tesoreria”, in quest’ultima, infatti, con un precario gioco di prestigio, vengono variate le entrate inerenti il bilancio 2018, ma ancora più grave viene addirittura cambiato lo stato di fatto del consuntivo 2018 che nella prima delibera risultava non votato (come in effetti è) e nella seconda scompare la dicitura non ancora approvato consentendo di ottenere probabilmente un’anticipazione di cassa!

Chi e quando ha votato il consuntivo 2018? Soprattutto senza farlo notare ai consiglieri? Per questo il 14 febbraio abbiamo presentato un’interrogazione alla maggioranza nella quale chiediamo spiegazioni sull’accaduto.

Vorremmo, inoltre, far notare a chi governa l’ente e che cerca di far passare l’opposizione per coloro che causano lo stallo amministrativo, che hanno i numeri per garantire il quorum necessario ad andare avanti e che se questo viene a mancare dovrebbero iniziare a farsi un serio esame di coscienza e a verificare la correttezza di alcuni loro consiglieri.

In fine, ma non per importanza, vorremmo capire se l’Università Agraria ha o no un segretario, visto che lo stesso prima di votare gli schemi di bilancio in giunta ha dato le proprie dimissioni e ora lo ritroviamo presente sulle determinazioni. Per tutto questo riteniamo opportuno che qualcuno intervenga e metta fine a questa fase poco chiara, se può servire a tutelare tutti i cittadini ci rivolgeremo anche alla magistratura, visto che al momento sembra poco chiaro chi debba intervenire sull’ente gestore degli usi civici.

I consiglieri Leoncelli Maurizio e Massi Roberto