Tarquinia, l’ex sindaco Mazzola: “Inutile mandare lettere, per chiedere la proroga dell’esenzione dal pedaggio bisognava mettersi al tavolo con SAT”

“Inutile mandare lettere, per chiedere la proroga dell’esenzione dal pedaggio l’amministrazione si doveva muovere prima, ottenere un incontro e aprire una trattativa”: Mauro Mazzola, ex sindaco d Tarquinia, critica il suo successore Alessandro Giulivi sul mancato ottenimento della gratuità, per i propri concittadini, al casello verso Montalto di Castro.

“Sono mesi che alcuni cittadini lo richiedono, – spiega Mazzola – alcuni si sono addirittura rivolti anche a me. Ma non è scrivendo che si risolve: bisognava mettersi di nuovo a un tavolo con Sat e ridiscutere l’accordo. Noi, cinque anni fa, seguimmo la procedura già applicata a Piombino, ma l’antitrust non permetteva un accordo d’esenzione superiore ai cinque anni. Allora Sat si disse disposta, trascorso il periodo, a ridiscuterne”.

La notizia della mancata proroga dell’esenzione giunge, in città, quasi in contemporanea alla revoca della nomina da assessore per Marzia Marzoli, e Mazzola non manca di tornare sul tema. “Non dico che ho soddisfazione per la revoca, – le sue parole – né che sono un veggente: ma era una situazione che chi fa un po’ di politica e conosce i personaggi se che non poteva durare. Magari, con vera dignità politica, avrebbe messo sul campo le dimissioni, chiedendo al sindaco di ridiscutere la linea politica del comune di cui faceva parte. O anzi avrebbe dovuto farlo prima di entrare, ma la vogli di sedersi dall’altra parte è stata troppo forte, secondo me. Comunque quella nomina è un errore di entrambi, sua e del sindaco. Se fossi in lui, ora, sceglierei una persona che ci ha messo la faccia, candidandosi: io gli consiglierei di nominare Betsi Zacchei”. Ma perché questo contrasto con la Marzoli? “Fare opposizione e dire di no a tutto dalla poltroncina del pubblico è facilissimo. – rincara la dose Mazzola – Quando stai sulla poltrona di quello che decide e firma, cambia la musica. Troppe volte dire sempre no a tutto non va bene. Alcune cose bisogna anche verificarle, studiarle e poi decidere se dire no o meno. Anche se riconosco a Marzia Marzoli che è una che studia, legge e sa lavorare su proposte e emendamenti. Ma è sempre stata troppo estremista”.