Tarquinia, l’opposizione: “La maggioranza Giulivi rinuncia a 590.000 euro di finanziamento per la scuola”

Riceviamo dai consiglieri comunali Andreani Andrea, Manuel Catini, Sandro Celli, Arianna Centini ed Enrico Leoni e pubblichiamo

Questa amministrazione è davvero originale, è la prima nella storia con la figura dell’assessore ai non lavori pubblici.

Capitolo primo: nel 2018 il Comune di Tarquinia partecipa ad un bando regionale, specifico sull’edilizia scolastica e ottiene un finanziamento pubblico di 590.130 Euro per interventi di messa in sicurezza del Padiglione Rotelli della scuola elementare Corrado e Mario Nardi con parziale demolizione e ricostruzione, a cui vanno aggiunti altri 156.870 Euro di cofinanziamento comunale, già accantonati. 747.000 euro, utili per risolvere un problema che di lì a poco, con l’esplosione della pandemia, diverrà assolutamente prioritario, ovvero il distanziamento per gli alunni delle scuole primarie.

Il finanziamento è emesso dalla Regione Lazio nel febbraio 2019. In un’amministrazione normale, ci si aspetta che l’assessore ai lavori pubblici, si attivi immediatamente per rendere esecutivo almeno quello che altri prima di lui hanno reso possibile, e dare subito il via alle procedure per realizzare l’opera, assolutamente necessaria. Ma questa giunta è davvero particolare, quasi unica, ed ecco che a febbraio 2020 quando il Covid è ormai una realtà e la DAD imperversa, si decide di rinunciare al finanziamento. Nero su bianco!

Il comune delibera che non vuole soldi pubblici, 590.130 euro della Regione Lazio non gli interessano, ci rinuncia, li manda indietro e quindi li perde. Il motivo? Non si vuole risolvere un problema attuale, urgente, per semplice megalomania, peraltro in assenza di progetti e atti concreti si favoleggia la realizzazione di un unico, enorme “polo scolastico” da realizzare nel futuro remoto, forse. Si rinuncia, oggi, a fondi pubblici per metter in sicurezza la scuola dei nostri figli per progetti da fantascienza.

E l’assessore ai non lavori pubblici Roberto Benedetti, finisce per essere anche non assessore, perché la lettera che formalizza la rinuncia del finanziamento alla Regione Lazio, la firma solo il Sindaco in persona. Ci chiediamo allora se Tarquinia ha davvero bisogno di un assessore ai non lavori pubblici che non si prende nemmeno le sue responsabilità.

E l’assessore all’istruzione Betsi Zacchei cosa ne pensa a riguardo? Grazie a scelte scellerate come queste il rischio è che anche quest’anno si debba chiedere un sacrificio agli alunni con l’alta probabilità di tornare a dividere le classi, ma questa volta sarà difficile scappare dalle proprie responsabilità.