Tarquinia, Mazzola e Bacciardi: “Un appello al sindaco perchè approvi un atto per prevenire e limitare la presenza dei piccioni in città”

Un appello al Sindaco affinché approvi o deliberi un Atto Amministrativo per la tutela igienico sanitaria, per ridurre il degrado degli edifici pubblici e privati, evitati danni all’agricoltura e tuteli la salute nel nostro Ospedale: è quanto giungo oggi all’indirizzo del primo cittadino di Tarquinia, Pietro Mencarini, da parte dell’ex sindaco Mauro Mazzola e dell’allora suo vice, Renato Bacciardi.

“Ormai da qualche anno – esordiscono i due – si è ravvisata la necessita e l’urgenza di prevenire implicazioni igienico sanitarie direttamente riconducibili all’elevata presenza di colombi (Columba Livia forma domestica), soprattutto nel nostro Comune, tali da poter costituire fonte di problematiche e nocumento per la salubrità dell’ambiente urbano, con particolare riferimento alla tutela dell’area del Presidio Ospedaliero. Non da meno le segnalazioni più volte fatta dalle cooperative agricole esistenti nel nostro territorio, con le quali si evidenziano danni alle colture e agli impianti agricoli causati dall’elevata presenza dei volatili in oggetto”.

“Per alcuni anni, – continua Mazzola – come Sindaco e massima autorità sanitaria, sentito l’assessore all’agricoltura e caccia Renato Bacciardi e la giunta Comunale, approvavo una ordinanza in cui si vietava la somministrazione di mangime fecondativo, la rimozione delle carcasse e delle deiezioni e di ogni altro rifiuto, le installazioni in corrispondenza dell’estremità dei posatoi degli edifici pubblici e privati privi di sistemi di dissuasione per impedirne l’abituale stazionamento, mentre si sollecitava la chiusura di eventuali fori o aperture presenti negli edifici pubblici o privati. Ma la particolarità di questa ordinanza era che consentiva di attuare il contenimento numerico dei colombi nelle zone agricole del territorio comunale, anche mediante l’abbattimento con armi da fuoco, obbligando all’osservanza delle prescrizioni imposte dal calendario venatorio regionale e quindi, limitandolo al periodo della caccia”.

“Questa ordinanza, più volte oggetto di ricorso da parte di ambientalisti di varie associazioni, venne sospesa in attesa di un provvedimento alternativo. Successivamente alla mia elezione a Presidente della Provincia di Viterbo, ho dato mandato al Dirigente incaricato di avviare la procedura per attuare il piano provinciale di controllo del Colombo. Quindi, dopo un percorso amministrativo in collaborazione con l’ISPRA (Istituto Superiore per la Protezione e la Ricerca Ambientale) e con i Sindaci di tutto il territorio di Viterbo, la Provincia approvo’ ed invio’, a tutti i Comuni, il Piano Provinciale di controllo del colombo o piccione di città. Questo documento permette ai Sindaci di poter emanare una ordinanza o delibera di giunta per avviare il controllo nelle città del problema in questione”.

“Il nostro appello al Sindaco, – concludono Mazzola e Bacciardi – visto che mancano pochi giorni all’inizio dell’attività venatoria, è quello di approvare ed emanare un atto amministrativo in linea con il precedente al fine di garantire il controllo del colombo ma, soprattutto, per non perdere ulteriormente l’occasione di rendere più vivibili le nostre strade, più puliti e belli i siti archeologici, evitare un danno all’agricoltura ed infine, garantire una tutela sanitaria per il nostro ospedale”.