Tarquinia, Moscherini lancia i referendum: “Li prevede lo statuto: continuando così a settembre magari ne facciamo una decina…”

“Già che il sindaco non ascolta nessuno, tantomeno i cittadini, comincio io: per salvare Tarquinia chiederò l’applicazione dell’articolo 40 dello statuto comunale, quello che dà il potere di organizzare dei referendum su determinate materie”: Gianni Moscherini interviene nelle polemiche di questi giorni post covid-19 e lo fa sventolando il testo dello statuto della città etrusca, di cui è consigliere comunale: in particolare il passaggio che prevede come, raccogliendo la sottoscrizione del 10% degli aventi diritto al voto, si possa indire un referendum consultivo su alcuni argomenti.

“D’ora in poi monitorerò ogni delibera e provvedimento e, chiedendo naturalmente anche al resto dell’opposizione, chiederemo la consultazione sulle azioni che non rientrano nell’interesse dei cittadini: penso che continuando così a settembre potremo votare per una decina di referendum”.

Da qui parte l’analisi, molto critica, di atteggiamenti e provvedimenti. “Così non si può andare avanti! – le parole di Moscherini – Già dalla distribuzione delle deleghe si capiva: praticamente abbiamo un solo, vero assessore, che è il sindaco. Il tutto nel silenzio dei consiglieri: di quelli giovani non ho nemmeno sentito mai la voce”.

L’attacco è anche sui provvedimenti. “Vi pare normale che, ancora di più in un periodo come quello della pandemia, un sindaco non abbia mai riconosciuto la Protezione civile comunale? Vi risultano altri comuni in cui sia successo così? Oltretutto un corpo elogiato da tutti i sindaci che lo hanno preceduto! Il comodato di un mezzo comunale alla Aeopc e il cambio del regolamento della Prociv sono una testimonianza di questo atteggiamento: di fatto, Giulivi ha anticipato il ministro Boccia, provando a creare squadre di assistenti civici per l’applicazione di norme e decreti”.

“Poi la viabilità – continua il consigliere d’opposizione – con questi apri e chiudi continui: al corso ha anche messo una telecamera! Di via Vecchia della Stazione nemmeno voglio parlare, ma sul centro storico quale è la logica? È un casino. Bisogna andare a piedi per l’asporto, chi prenota nelle strutture recettive deve farsi con le valigie chilometri a piedi. Una vergogna. Tutte le iniziative che sinora il Sindaco ha intrapreso rappresentano un indebolimento dell’appeal e dell’offerta commerciale del centro storico. Si sta andando verso una vivibilità turistica pari allo zero”.

Moscherini critica anche la decisione sullo spostamento del mercato e la scelta di non permettere, l’inverno scorso, la realizzazione delle dune a protezione degli stabilimenti balneari. Poi tocca un ultimo punto. “Il pugile Christian Gasparri della Cosmo Boxe, atleta riconosciuto di interesse nazionale, non ha potuto allenarsi nell’abituale palestra a Tarquinia”. A confermarlo anche il padre dell’atleta, nonché suo tecnico. “Eppure abbiamo comunicato le graduatorie che vedono Christian al vertice sia a livello nazionale che europeo, confermandolo  atleta di interesse nazionale, per i quali già dal 5 maggio il governo ha aperto alla possibilità degli allenamenti individuali”. “Ma vi pare normale che Tarquinia ha un campione – conclude Moscherini –  e debba andare ad allenarsi fuori?”