Tarquinia, rimasti fuori dallo scuolabus per la domanda tardiva: la posizione del Comune

“Siamo circa 80 famiglie, e dobbiamo organizzarci per portare i nostri figli a scuola perchè abbiamo tardato nel fare la richiesta per l’utilizzo dello scuolabus”. La disciplina per le richieste di utilizzo del trasporto scolastico per le scuole elementari e medie sul territorio di Tarquinia ha, quest’anno, acceso qualche polemica.

Tutto nasce dalla scelta del Comune di imporre e far rispettare il termine ultimo per la presentazione delle domande, fissato al 31 agosto: chi ha fatto richiesta successivamente, oggi, non può almeno per ora usufruire del servizio. “E la cosa ci crea disagi – spiega un genitore – perché c’è chi, come noi, vive al Peep e ha qualche problema organizzativo, ma ancor di più per i residenti nelle campagne. Per noi, la situazione è una novità: negli scorsi anni abbiamo fatto sempre la domanda ai primi di settembre”. Da qui le richieste al Comune, in particolare all’assessore competente, Ada Iacobini.

Che ha recepito la problematica delle famiglie, ma che difende la scelta comunale di porre un termine ultimo da rispettare. “Il sindaco concorda sulla necessità di porre regole che vengano rispettate – spiega – per cui, pur raccogliendo comunque le domande tardive, si valuterà una riammissione solo per i casi più emergenziali”. L’assessore, poi, in vista del futuro bando per il servizio, apre ai genitori: “Nell’occasione – conclude la Iacobini – sarà mia cura contattare non solo i rappresentanti dei genitori, ma organizzare un’assemblea pubblica in cui recepire le istanze e le necessità delle famiglie”.