Tarquinia, sabato 15 settembre la presentazione del restauro della Tomba degli Scudi

Riceviamo e pubblichiamo

Sabato 15 settembre, alle ore 12, presso la Sala Comunale di Tarquinia (VT) verrà presentato al pubblico il complesso restauro – durato due anni – che ha interessato la camera centrale della Tomba degli Scudi, gioiello artistico del IV secolo a. C. nella Necropoli etrusca dei Monterozzi, e che ha consentito di renderla periodicamente fruibile al pubblico, dopo decenni di chiusura a causa del suo precario stato di conservazione.

L’intervento, realizzato grazie al contributo di 24.500 euro assegnato a seguito della settima edizione de I Luoghi del Cuore, il censimento dei luoghi italiani da non dimenticare promosso dal FAI – Fondo Ambiente Italiano in collaborazione con Intesa Sanpaolo, e al cofinanziamento della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale a cui si sono aggiunti altri piccoli contributi ricevuti da partner locali, ha permesso ai dipinti murali e alle rare epigrafi in lingua etrusca che decorano questo importante sepolcro gentilizio di età ellenistica di tornare a splendere.

Alla presentazione – a ingresso libero – saranno presenti, tra gli altri, Martina Tosoni Vicesindaco e Assessore alla Cultura del Comune di Tarquinia; Margherita Eichberg Soprintendente Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale; Federica Armiraglio Responsabile del progetto “I Luoghi del Cuore” del FAI – Fondo Ambiente Italiano; Lorella Maneschi Capodelegazione FAI Viterbo e le restauratrici Maria Cristina Tomassetti e Chiara Arrighi.

Per festeggiare la rinascita di questo luogo così importante per la comprensione della cultura e della lingua etrusche, dalle ore 15 alle 18, sarà possibile partecipare a speciali visite guidate (per gruppi di massimo 15 persone alla volta) della Tomba degli Scudi presso la Necropoli dei Monterozzi, a cura della Delegazione FAI di Viterbo e delle restauratrici.