#Tarquinia2019, il M5S presenta Giannino Tiziani come potenziale assessore alla Cultura

(s.t.) La ricerca degli assessori tecnici tramite la richiesta di curriculum, avviata lo scorso inverno dal Movimento 5 Stelle di Tarquinia, ha portato stamani all’ufficializzazione del primo nome dei componenti la potenziale giunta guidata dal candidato Andrea Andreani in caso di vittoria elettorale: si tratta di Giannino Tiziani, già Ispettore della Soprintendenza per i Beni artistici. Che annuncia peraltro che, in caso di nomina, opererà a titolo gratuito.

“Diamo rilievo alle competenze – ha esordito in conferenza stampa Andreani nel presentarlo – perchè riteniamo importante che chi ricopre le posizioni esecutive abbia conoscenza della materia che va a trattare e dei meccanismi amministrativi. Per questo motivo, abbiamo scelto una figura che ha ricoperto cariche importanti e ha conoscenza estrema del patrimonio di Tarquinia e della cultura nazionale”.

Quindi è stato lo stesso Tiziani a parlare di idee e programmi, partendo da un concetto. “Da tarquiniese residente qui da anni ho visto di tutto e di più, anche in ambito culturale. Per cui, penso, anche per l’attività professionale che ho svolto, di essere in grado di fare delle proposte: abbiamo a disposizione un territorio che ha 2.800 anni di storia, ce ne sono di cose su cui intervenire, anche senza troppi voli pindarici. La lentezza con cui questa città ha proceduto le ha fatto perdere terreno nei confronti di tante altre realtà, non si saprebbe quasi da che parte cominciare: di progetti, più che per cinque anni, ce ne sarebbero per cinquanta”.

Dopo aver ricordato alcuni recenti interventi di restauro seguiti a Tarquinia, Tiziani è poi entrato sui temi programmatici. Partendo dalla cinta muraria cittadina. “Un argomento trascurato da sempre – esordisce sul tema – Va monitorata e sanata: incredibile che non ne esista ancora una documentazione grafica e fotografica per valutarne la stabilità o provvedere alla manutenzione. E mi piacerebbe lavorare ad un percorso che da porta Furba scenda verso porta Nuova, studiando un’apertura in accordo con i proprietari di Campo Cialdi”.

Tiziani riprende poi il tema del city pass già annunciato sui social dal candidato sindaco Andreani: “Sarà importante aprire e rendere fruibili ai turisti quanti più spazi possibile, dalla Torre di Dante alla torre Barucci, passando per il Santo Spirito. Ed anche rendere visitabili i tratti di mura con il sistema di doppia fortificazione, unico nel viterbese e rarissimo in generale: da questo punto di vista, la sala Lawrence è un ingombro che va rimosso, magari dirottando lo spazio espositivo proprio al Santo Spirito. Dove pensare ad uno spazio che illustri la storia spirituale di questo territorio, raccontando i filoni della storia della cristianità transitati in questi luoghi”.

Poi, i riflettori si spostano sulla Madonna di Tarquinia, rimasta a Roma da quando fu lì spostata per protezione durante la seconda guerra mondiale. “Penso a un potenziamento del Museo diocesano comunale, che nacque da un finanziamento nell’anno degli etruschi su mio progetto approvato dalla Regione e supportato allora in Provincia da Caterina de Cesaris, che oggi pare esser stata dimenticata da tutti. Oggi quel museo è più chiuso che aperto, immagino lì di poter convogliare una serie di opere d’arte, ad esempio l’affresco ora ospitato nella sala consigliare del comune, o il busto di Sant’Agapito, ora praticamente invisibile a San Francesco, ma anche la Madonna di Tarquinia del Lippi, da 40 anni a palazzo Barberini. Mai nessuna amministrazione ha intrapreso un’iniziativa costante per riaverla, e questo lo trovo inaudito. È un’opera presente in ogni libro di storia dell’arte, un pezzo fondamentale del Rinascimento fiorentino”.

Infine, un passaggio sulla segnaletica turistica. “Che cade a brandelli. – la critica di Tiziani, che prosegue – E avrei molti appunti da fare su quanto scritto sopra: credo che le cose vadano realizzate da chi sa farlo, e lo stesso vale per i testi. L’esempio lampante è a San Martino, dove per due volte è stata indicata una data sbagliata. Va sicuramente rifatta, magari si potrebbe pensare ad una collaborazione gratuita con studenti che lavorino ad essa come tesi di laurea”.

“C’è tanto da fare da far paura. – conclude in tema di programmi Tiziani – Bisognerebbe riuscire a convogliare tutte le forze locali, a partire dai laureati di varie discipline. Da soli non si va da nessuna parte: c’è l’esigenza di chiamare a raccolta tutti e di stringere una collaborazione intensa con le istituzioni statali, religiose ed i singoli cittadini”.

Prima delle domande della stampa, spazio a due interventi dei candidati. prima Marco Dinelli, che torna sulla Madonna del Lippi: “Richiama migliaia di turisti – le sue parole – Palazzo Barberini è visitato più per la tavola del Lippi che per tutto il resto”. Quindi il candidato sindaco Andreani, che annuncia questa come il primo passo per la presentazione della giunta. Anche se alla domanda sulla possibile presentazione di altri potenziali assessori prima delle elezioni, chiosa sorridendo con “è un mistero”.

Ma come si troveranno i fondi per operazioni come quelle annunciate. “La sinergia con gli enti è importante per mettere in campo risorse sin qui mai sfruttate – le parole di Andreani – Ad esempio, esistono i bandi europei o regionali, ma anche i fondi che un comune virtuoso come Tarquinia può sbloccare a bilancio per dedicarne una parte a cultura e sviluppo”.

“In realtà esistono anche finanziamenti ministeriali – prosegue Tiziani – ma molto dipende da come i progetti vengono presentati. Lo stesso vale per i rapporti con la Soprintendenza: conosco la collega che si occupa di Tarquinia, è una persona cara e molto attiva. Per quanto poi riguarda il museo, la competenza è del Polo museale, nello specifico della dottoressa Gabrielli, che evidentemente è oberata di musei da gestire, da cui la trascuratezza e scarsa presenza a Tarquinia di cui non mi sorprendo. Certo, spesso molto dipenda da chi ci si relaziona. Spesso Tarquinia ha delegato questi rapporti a personaggi impresentabili, che non potevano essere presi sul serio. Ne ho viste davvero di tutti i colori: come puoi relazionarti con persone che si occupano da anni di temi se presenti loro proposte senza credibilità?”.

Gli ultimi due aspetti riguardano vicende più prettamente politiche. “Non ho mai ricevuto proposte da Giuliv.i – risponde a domanda diretta Tiziani – Ma qualche candidato in lista mi ha riferito di aver fatto il mio nome. Ripeto, comunque: non c’è stato alcun contatto. Ma credo che chiunque abbia cose utili da proporre e realizzare per la città in cui vive non debba chiudersi nella torre d’avorio, ma prestarsi a collaborare per amministrazioni e progetti credibili”.

Infine, il nodo relative alle polemiche legate alla scelta di Andreani come candidato e ad una possibile spaccatura con alcuni esponenti del Movimento, “Personalmente, non ho contrasti con nessuno, né li ho visti – risponde Andreani – Non ho vissuto alcuna spaccatura, non la vivo ora: sono una persona disponibile, non ho mai posto muri o veti nei confronti di nessuno”. “Siamo stati penalizzati dall’unificazione del regolamento per le candidature – entra più nello specifico Luca Cerquatelli – che ha portato all’esclusione di persone che in passato erano state candidate con formazioni avversarie del Movimento. L’unica deroga è stata consentita per i consiglieri uscenti, come per noi è valso per Ernesto Cesarini. Ma la cosa ha coinvolto alcune persone che erano con noi, Marco Tosoni e non solo”.