Università Agraria: “Spinicci, riqualificazione passa per il rapporto con le imprese”

Riceviamo e pubblichiamo

È una delle aree storicamente critiche e problematiche per l’Università Agraria. La pineta di Spinicci dove insistono i campeggi. “Abbiamo le idee chiare per continuare il percorso di riqualificazione del sito”. Spiega l’Assessore dell’Ente Attilio Maria Boni.

“Con bando pubblico abbiamo assegnato il secondo chiosco collocato sulla strada principale. La società aggiudicataria, peraltro di Tarquinia, ha già avviato i lavori di ripristino e adeguamento. Un’altra attività commerciale che ha voluto investire nell’area. Segno tangibile che siamo sulla buona strada. Il nostro ruolo ora sarà quello di favorire il dialogo e la capacità di fare sistema”. Continua Boni.

“Saranno di seguito smaltite tutte le strutture residuali e cadenti. L’obbiettivo migliorare nel complesso l’area di accesso al sito. A buon punto il piano di progettazione e realizzazione di concerto con il Comune per l’acqua pubblica e potabile da portare in loco al servizio delle strutture esistenti”.

“Capitolo Maretour: sarà presto all’attenzione del Consiglio l’adeguamento dello strumento contrattuale alle esigenze di un turismo moderno ed efficace”. Aggiunge l’assessore Boni

“Il contratto sottoscritto nel 2000 e rinnovellato nel 2010 necessità di ulteriori innovazioni, tali da rendere possibili investimenti importanti sul campeggio, sull’esempio di quanto già realizzato dalle strutture limitrofe. Opportuno interagire tra proprietà pubblica e gestione privata.

Aprire ai tour operator nella gestione diretta del servizio significa mettere in moto un sistema capace di generare flussi ingenti anche per l’indotto e per le realtà economiche che interagiscono con i campeggi.

La proprietà di un campeggio in capo all’Università Agraria è sicuramente un’anomalia, importante che non diventi un limite, soprattutto ora in un momento di crisi”.