“Valorizzare gli accessi civici e le mura”: Tarquinia, ecco come sarà l’area tra il piazzale e la Torre di Dante al termine dei lavori


Studio dell’illuminazione pubblica dell’area – simulazione notturna

(s.t.) È il cantiere che in queste settimane sta più catalizzando l’attenzione dei tarquiniesi, sia per capire come sarà l’opera una volta terminata, sia per le necessarie modifiche alla viabilità introdotte per realizzarlo: la riqualificazione dell’area ai piedi della Torre di Dante e del piazzale Europa, sino a una manciata di anni fa occupata da un distributore ora dismesso, sarà completata tra qualche settimana e di fatto rivoluzionerà quel tratto ai piedi delle mura.

Un progetto che, lo diciamo subito, ridurrà il numero degli stalli destinati al parcheggio – saranno circa una dozzina – rispetto a quelli in precedenza ricavati nell’area che ospitava il distributore, perché studiato con l’intento prioritario di valorizzare il tratto di mura che dalla Torre scende verso la circonvallazione. A presentarlo è l’architetto Claudio Sabbatini, che ha progettato l’opera su incarico del Comune di Tarquinia in questi giorni ne sta seguendo la realizzazione.

“Il progetto – spiega l’architetto – nasce con l’idea di riqualificare l’accesso sud al centro storico di Tarquinia, da sempre punto di riferimento e di ritrovo con il Piazzale Europa, che solo negli ultimi anni, con l’abbattimento del distributore di combustibili, ha cercato di valorizzare anche l’area antistante alla Torre di Dante e la Porta Maddalena o Romana ivi presente”.

“La riqualificazione dell’area, – continua Sabbatini – nella conformazione e nella scelta urbanistica, tende a valorizzare gli antichi ingressi civici anche su richiesta degli organi di Soprintendenza, in quanto la fruizione delle auto nella zona antistante a detti monumenti verrà limitata e consentita al solo accesso al centro storico, peraltro regolata da ZTL, spostando la zona di sosta dei veicoli più verso la circonvallazione Cardarelli. La realizzazione di una rotatoria di scambio integrata con gli stalli di sosta è pensata sì per favorire l’accesso alla città, ma nel contempo, in caso di presenza di ZTL, a favorire il traffico veicolare in uscita. Così come la realizzazione di un’area verde pubblica, mediante la piantumazione di essenza autoctone di tipo arbustivo ad altezza ridotta è pensata in modo da non creare ostacolo alla fruizione visiva delle prossime mura civiche”.

“L’intervento – completa la sua presentazione il progettista – si completa con la realizzazione di impianti a rete di pubblica illuminazione, progettatati con il medesimo intento di non creare interferenza con le mura civiche, nonché con la riqualificazione della viabilità pedonale presente”.

Un progetto che, nelle intenzioni, è il primo step nella trasformazione della zona. “La riqualificazione dell’area – spiega in proposito Sabbatini – va inquadrata in un progetto di più ampio respiro, volto al miglioramento di una vasta area che collegherà l’ingresso di Porta Maddalena con le aree urbane limitrofe a sud ovest del perimetro urbano del centro storico, dal Bucone a via delle Rose sino a via Domenico Sensi”.