Quote Agraria: la reazione del PD contro le critiche dall’opposizione

Riceviamo e pubblichiamo

Si è svegliato! Il PdL si è accorto dell’IMU. Meglio tardi che mai. Il silenzio in questo caso non è degli innocenti. Scaricare il problema sull’Università Agraria, quando noi come PD siamo sempre stati e saremo vicino agli agricoltori, è ridicolo. Sapevano tutto e negano l’evidenza. Alla faccia del confronto: il 7 febbraio il gruppo del PdL è stato convocato in riunione e informato sul pericolo incombente, alla presenza dei funzionari. In detta sede furono spiegati gli obblighi di legge derivanti dall’IMU. Situazioni ulteriormente approfondite in Commissione Bilancio, in Conferenza dei Capigruppo e in Consiglio nell’ambito dell’approvazione del bilancio di previsione. Oggi fanno finta di non sapere e si indignano, minando ancor di più la loro credibilità uscita con le ossa rotte dalla recente tornata elettorale. Ingannano ancora una volta i cittadini, facendo credere che il problema dell’IMU è sorto all’Università Agraria anziché definire l’IMU una porcata per l’intero settore agricolo. Settore già sofferente e che difficilmente saprà far fronte a questa nuova tassa. La corrisposta in unica voce è stata richiesta dalla minoranza, in sede di commissione, per il nuovo regolamento. Oggi chiedono la specifica delle voci. Facciano quindi pace con il cervello. Ci domandiamo dove erano quando noi combattevamo in ogni sede per ridurre l’IMU ed esentare l’Università Agraria: Ministero delle Finanze, Ministero dell’Agricoltura, politici di ogni schieramento, Consulta Nazionale delle Proprietà Collettive, assessorati regionali, in ogni sede si è portato il problema, senza avere risposte, ci dicano cosa hanno fatto loro. Miope vedere la questione IMU come un problema solo dell’Università Agraria. È una mannaia per tutto il comparto agricolo. Le cifre parlano da sole. Non si può fare come Pilato lavandosi le mani. Il PdL sostiene il Governo Monti come il PD. Fondamentale saranno le azioni comuni, dividerci per speculazione politica è controproducente. Servono proposte concrete e non polemiche. Non possono mettere la testa sotto la sabbia come gli struzzi.

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