

Riceviamo dalla Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale
Il giorno 20 maggio 2025 si terrà l’inaugurazione del nuovo allestimento espositivo della “Tomba rupestre etrusca”, monumento funerario ipogeo rinvenuto a Piansano in modo fortuito durante lavori di sbancamento per la realizzazione di opere viarie negli anni Ottanta del secolo scorso, ed oggetto di recenti interventi di restauro e valorizzazione da parte della Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per la Provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale. I lavori sono stati finanziati con fondi del Piano Nazionale di Ripresa e Resilienza (PNRR), Missione 1 Componente 3, Investimento 4.3 linea di intervento Caput Mundi “Percorsi giubilari (dalla Roma pagana a quella cristiana)”.
La progettazione ed i lavori hanno infatti inteso perseguire gli obiettivi propri di tale linea di intervento, finalizzati al restauro e alla valorizzazione di un monumento archeologico fino ad oggi poco noto, al fine di promuovere la creazione di nuovi percorsi turistici.
“Un intervento – sottolinea con orgoglio la funzionaria responsabile di zona, dott.ssa Biancalisa Corradini – effettuato dalla Soprintendenza in una realtà locale, quella del Comune di Piansano, da anni impegnata nella promozione del proprio patrimonio culturale”.
La Tomba rupestre è oggi inglobata all’interno della Sala Conferenze del Comune di Piansano, dalla quale è accessibile. Fin dal momento del suo ritrovamento, avvenuto in modo occasionale nel 1986 (pur tuttavia già violata da scavi clandestini), la tomba, interamente scavata nel tufo, è stata oggetto di grande interesse per la presenza di una lunga iscrizione onomastica in lingua etrusca dapprima studiata dal Prof. Alessandro Morandi e, più di recente, oggetto di revisione di studio e pubblicazione da parte del dott. Daniele Federico Maras, costituendo infatti un arricchimento nell’ambito dell’epigrafia etrusca.
La tomba, databile tra la fine del IV e la prima metà del III secolo a.C., è ascrivibile alla tipologia delle cosiddette “tombe gemine”, ossia sepolcri composti da due camere affiancate simili tra loro, accostate in un progetto architettonico unitario e di regola con un unico accesso condiviso, volte ad offrire a due famiglie apparentate tra loro camere ben distinte, benché unite in un sepolcro unico. Lo studio dell’onomastica ha però chiarito che, nell’esemplare rinvenuto a Piansano, le persone sepolte nella tomba appartengono a famiglie diverse, lasciando nel dubbio per quale motivo siano state associate nel luogo di sepoltura.
All’inaugurazione prenderanno parte il Soprintendente Margherita Eichberg, il funzionario archeologo della Soprintendenza Biancalisa Corradini, il Sindaco del Comune di Piansano Roseo Melaragni e il Vicesindaco Aura Colelli. Iniziativa ad ingresso libero e senza obbligo di prenotazione. Per informazioni scrivere a: biancalisa.corradini@cultura.gov.it
