Alessandrelli: “Sull’arsenico dal sindaco parole goffe e strumentali”

Riceviamo e pubblichiamo

“Strumentali e goffe le parole del sindaco Mazzola, cerca in ogni modo di tirarsi fuori dal pantano dell’arsenico nell’acqua scaricando colpe e responsabilità sue su Provincia e Regione – così Diletta Alessandrelli, segretario dell’Associazione politico culturale Tarquinia Futura commenta le ultime dichiarazioni del sindaco in merito al problema dell’arsenico – Il fatto che un anno prima l’acqua fosse stata ritenuta non potabile solo per donne incinte e bambini al di sotto dei tre anni non doveva significare che per il resto dei cittadini era un tocca sana, l’amministrazione comunale avrebbe dovuto correre ai ripari già da tempo”.

“Al limite del ridicolo, in tutta questa storia, troviamo solo le affermazioni del sindaco e l’irresponsabilità dell’ amministrazione comunale tutta che ha preferito investire i contributi  ENEL, anziché in salute, in faraoniche quanto inutili opere pubbliche con l’ unico scopo di garantire agli assessori il tesoretto di voti tanto vantato all’indomani delle elezioni comunali.

L’amministrazione ha preferito scaricare la responsabilità della salute dei cittadini sui cittadini stessi e sulle attività produttive di trasformazione agro-alimentare che per garantire la qualità del prodotto hanno dovuto provvedere già un anno fa a fornire le proprie aziende di impianti di filtraggio caricandosi, in tempi di crisi, di costi che avrebbe dovuto sostenere il settore pubblico fornitore, lautamente pagato dai cittadini, del servizio idrico.

In virtù dello spirito di collaborazione e del senso di responsabilità più volte invocato dal Sindaco è bene che ognuno e soprattutto chi amministra la città, almeno per rispetto nei confronti dei cittadini, si assuma le responsabilità dei propri atti amministrativi e si impegni a liberarli al più presto dal profondo disagio di non potersi servire dell’ acqua dei rubinetti di casa provvedendo all’istallazione del dearsenificatore in tempi brevi.

Noi come associazione, nell’ interesse della cittadinanza, ci sentiamo in dovere di stilare la lista, con relativi costi, delle opere pubbliche autoreferenziali realizzate dall’amministrazione comunale dal giorno dell’ emergenza arsenico ad oggi, per dimostrare al primo cittadino che l’impianto di filtraggio a Tarquinia  si poteva fare prima, nonostante Regione e Provincia”.