Amministrazione Mencarini all’ultimo atto? Ecco il consiglio comunale sulle dimissioni del sindaco – DIRETTA LIVE

Davvero Tarquinia dovrà tornare ad elezioni dopo aver vissuto una parentesi di commissariamento? Quali saranno i temi politici in ballo durante l’assise straordinaria? Dopo dieci giorni di attesa, tra l’atto di dimissioni protocollato da Mencarini e la sua lettera-sfogo d’accusa alla sua stessa maggioranza, passando per l’offerta di fiducia fatta dai gruppi politici e per lunghi e surreali silenzi, si arriva al consiglio comunale tanto atteso.

Ore 18:10

Come da previsione, non è presente il sindaco Mencarini. Assente per ora anche il consigliere Riglietti, ancora in ambulatorio. Folta presenza di pubblico. Bergonzini apre la seduta.

Ore 18:12

Bergonzini riferisce della richiesta di riprese da parte di una emittente. Marco Bordi si dichiara contrario e secondo il presidente del consiglio un diniego è sufficiente per impedire la ripresa. Ne nasce un dibattito in cui interviene Moscherini che contesta come per un consigliere non sia opportuno negare le riprese. Moscherini chiede sia letto l’articolo di legge di riferimento. Bordi: “Chi era interessato è venuto qua”. Contestazioni dal pubblico. Stabilito il no alle riprese audiovisive.

ore 18:18

Bergonzini spiega la prassi delle dimissioni. Nel frattempo arriva Riglietti e si procede con l’appello. Assente solo il sindaco e l’assessore Micozzi. Bergonzini anticipa che consentirà interventi in tempi contenuti dei consiglieri, riservandosi una sintesi finale. Conferma poi, citando il precedente all’Agraria di Blasi, che il parere del Ministero dell’Interno e del Consiglio di Stato fa decorrere le dimissioni dal giorno del protocollo delle stesse, fissando al 24 settembre l’inizio del periodo commissariale.

Ore 18:23

Viene data lettura della lettera di dimissioni di Mencarini, stringatissima e senza motivazioni. Moscherini afferma che in caso di motivi di salute dovrebbe rimanere in carica la giunta sino a nuove elezioni, “perché le motivazioni il sindaco le indica solo alla stampa, e non sull’atto formale. Importante sapere perché si dimette”. Bergonzini  distingue tra impedimento e dimissioni, confermando la prassi sin qui attivata.

Ore 18:30

In sala anche il sindaco di Montalto Sergio Caci. Moscherini insiste e ritiene la motivazione insufficente e chiede che il sindaco specifichi nell’atto i motivi. Ranucci: “Ringrazio il presidente del consiglio per aver sottolineato di aver ricevuto in eredità un comune virtuoso. Non ci sono dubbi del perché Mencarini si dimetta: speriamo torni in comune la verità. Può far male, ma ora serve. Il sindaco parla di ricatti e condizionamenti dei gruppi di potere, di volontà di persone alla ricerca di carriere e interessi personali. Parla di dimissioni di natura politica, non di malattia. Grazie a onore al sindaco per le parole chiare: ma non bastano le parole, i cittadini chiedono i nomi dei responsabili di questo disastro politico. Ora non si nasconde più nulla. Oggi cade ub’amministrazione che lascia Tarquinia senza futuro: i responsabili vanno banditi dalle scelte politiche future di questa città. Poi c’è dell’altro? Il sindaco è stato spiato? Oggi serve la verità. Qui finisce la storia di questa amministrazione: spetta alla parte sana di questa maggioranza dirci la verità. Lo dovete all’anno città”.

Ore 18:38

Cesarini: “Chiedo già maggioranza  alla giunta di parlare: inutile discutere delle dimissioni senza sapere nulla. Stanno venendo al pettine i nodi di questa amministrazione. Mencarini figura evanescente: oggi la città vuole sapere cosa pensano le forze politiche”.

Ore 18:45

Guiducci: “Questo consiglio non può dare risposte, perché convocato per comunicare”.  Poi nasce un dibattito sulle parole citate da Ranucci.  Guiducci: “Come previsto da statuto parliamo delle dimissioni. Preso atto delle dimissioni, noi continuiamo con lui un dialogo. Da noi confronti anche forte, ma semorenfinalizzati ad una sintesi: e parlo di tutte le forze politiche. IL Sindaco non ha chiuso del tutto le porte ed ha ascoltato le nostre proposte, da San Giorgio e Sant’Agostino ai bandi. Speriamo di superare questa fase mettendoci a disposizione del sindaco nell’interesse generale.”

Ore 18:52

Celli: “Quanto  dalla Guiducci è goffo te tentativo di nascondere la realtà. Se fossero state menzogne giornalistiche, perché mai smentite? Politicamente è vergognoso. Se le voci non sono vere, perché nessuno smentisce, soprattutto su fatti gravi? Maggioranza sempre nascosta dietro a un silenzio imbarazzante è ancora la città chiede risposte.  Questa è irresponsabilita, continuate a dimostrarla. E questo porta dietro anche le componenti sane sin qui quest’anno maggioranza. Diteci se quanto abbiamo visto sui giornali dichiarato dal sindaco o no.  Il sindaco se ne è andato perché ha definito questa maggioranza come nessuna opposizione avrebbe saputo fare: non ci saremmo riusciti. Atto di dignità politica assoluta”.

Ore 19

Bergonzini: “Ringrazio riprendendo il sindaco i dipendenti comunali.  Per mille ragione l’attività progettuale non ha ottenuto risultati tangibili: spiace non aver inaugurato per poco il teatro, 30 anni dopo, o aver ottenuto il finanziamento del Fai. C’è però l’impegno degli assessori. Auguri in bocca al lupo a tutti”. Ranucci ridomanda il sindaco fosse spiato. Seduta chiusa e il pubblico rumoreggia.