ArcheoMusica: dal 29 giugno al 21 luglio a Tarquinia una pocket edition della mostra

Riceviamo e pubblichiamo

In occasione del quindicesimo anniversario del riconoscimento dell’Unesco per le necropoli di Cerveteri e Tarquinia, torna a Tarquinia la pocket edition della mostra “ArcheoMusica”.

Dal 29 giugno al 21 luglio, presso la Sala Capitolare degli Agostiniani, sarà allestita la pocket edition della mostra ArcheoMusica, la cui versione completa negli anni passati è stata ospitata a Ystad (Svezia), Valladolid (Spagna), Lubiana (Slovenia), Brandeburgo (Germania) e a Roma, al Parco Regionale dell’Appia Antica.

Pocket edition ma in una nuova versione, perché la mostra, proprio per celebrare il riconoscimento dell’Unesco per Tarquinia, ospiterà le ricostruzioni di alcuni strumenti musicali appartenenti alle cultura etrusca e romana che sono state realizzate con il progetto EMAP. Saranno così esposte le ricostruzioni dei litui etruschi di Cerveteri e Tarquinia, basate rispettivamente sulle raffigurazioni presenti nella Tomba dei Rilievi della necropoli della Banditaccia e sull’esemplare ritrovato dall’Università di Milano nell’area di Pian di Civita, esposto presso il Museo Archeologico Nazionale Tarquiniense.

Insieme alla coppia di litui, saranno in mostra anche altre accurate ricostruzioni di trombe e corni in bronzo: il corno di Populonia, prodotto da Carlo Brignola; il corno di Cerveteri, opera del maestro francese Jean Boisserie; una tibia e un cornu di epoca romana da Pompei, prodotti da Alessandro Ervas.

A completare l’esposizione, varie copie di antichi strumenti a fiato dell’antica Grecia e della Mesopotamia, insieme ad alcuni strumenti a corda, realizzati da Marco Sciascia.

La mostra avrà anche una sezione multimediale, composta da: “Tactus”, installazione interattiva costituita da sei totem che rispondono al tocco dei visitatori diffondendo suoni campionati di antichi paesaggi sonori; uno schermo dove sarà possibile visualizzare molti dei reperti archeologici studiati dall’EMAP utilizzando i modelli 3D realizzati dallo STARC di Cipro; una serie di video che illustrano il lavoro di ricerca svolto dal progetto.
Durante l’inaugurazione, i totem interattivi saranno il teatro della performance del duo Tangatamanu, che tornerà a esibirsi la sera successiva – al Teatro Comunale – in una performance di “archeologia sonora”, dove i suoni del passato dialogheranno con le tecnologie del presente, in una sintesi tra improvvisazione e antiche pratiche musicali.

Una manifestazione che trova il consenso dello nuova amministrazione comunale che esprime soddisfazione per un evento di qualità in occasione del quindicesimo anniversario del riconoscimento Unesco per la necropoli di Tarquinia.