Area SX: “Autostrada, il Comune si adoperi per il diritto ad una strada statale funzionale, sicura e gratuita”

Riceviamo e pubblichiamo

Il Comitato interministeriale per la Programmazione economica (Cipe) nell’ultima seduta avvenuta nel dicembre scorso ha posto fine alla dolorosa e per il nostro territorio devastante storia dell’autostrada tirrenica.

Nell’informativa è stato deciso di completare il cosiddetto “Corridoio tirrenico” , nel tratto di territorio della Regione Toscana, attraverso il progetto di adeguamento e di messa in sicurezza della strada statale Aurelia da parte di Anas. La nuova procedura ha previsto inoltre la ridefinizione del rapporto di concessione con Sat per la realizzazione della tratta Tarquinia – Ansedonia e la realizzazione di una strada extraurbana a 4 corsie da Ansedonia a Orbetello Scalo. Per il successivo tratto, quello dopo Orbetello Scalo, il Cipe ha poi certificato la nuova procedura che prevede il subentro di Anas rispetto a Sat nella realizzazione dei lotti da San Pietro in Palazzi a Orbetello Scalo, con l’impegno del Ministero delle Infrastrutture a emanare in maniera celere un decreto riguardante un apposito finanziamento per Anas destinato alla realizzazione dell’opera.

La concertazione tra Governo e Regione Toscana  ha permesso quindi di raggiungere questo importante obiettivo che consentirà a tutto il territorio toscano di fruire di un’arteria funzionale, sicura e gratuita. Tutto questo è avvenuto tra l’altro dopo il recente passaggio in conferenza dei servizi e la presa d’atto del parere negativo dato dai Comuni toscani rispetto all’ipotesi progettuale presentata da società Autostrade. La Regione Lazio, con la complicità di alcune amministrazioni territoriali, cosa ha combinato? Ha regalato l’unica strada statale (Aurelia) che dal confine nord dell’area della Città Metropolitana di Roma Capitale attraversando i comuni di Tarquinia e Montalto di Castro raggiunge il confine sud del territorio toscano. Non basta. Dalla sua istituzione, avvenuta nel 1928, il tracciato partendo da Roma e raggiungendo Ventimiglia al confine con la Francia è rimasto tale e quale, fin quando qualcuno, avvalendosi del mandato assegnatogli dagli elettori, ha ben pensato di regalarla alla Sat, costringendo gli stessi cittadini a privarsi di un bene collettivo e obbligandoli, onde evitare onerosi pedaggi, a percorrere in alternativa la strada provinciale 45, (ex Litoranea), arteria nata come strada di bonifica per i terreni agricoli limitrofi, assoggettata tra l’altro da un legittimo e quanto mai salutare limite di velocità (50 km/h) vista la sua inadeguatezza e l’innata pericolosità.

Rovistando sulla rete è già sfacciatamente visibile nelle immagini e leggibile negli argomenti il ratto dell’Aurelia compiuto ai danni della nostra comunità, vi si legge, inoltre, l’Aurelia si pone, comunque, come alternativa all’A12. A Tarquinia no di certo. Una delle più importanti strade italiane, derivante dall’omonima storica consolare romana, regalata con il miraggio di migliaia di posti di lavoro.

Detto questo chiediamo al nostro primo cittadino di adoperarsi affinché il legittimo diritto ad usufruire di una strada statale “funzionale, sicura e gratuita”, totalmente dissimile da una strada ad alto scorrimento riservata esclusivamente ad autoveicoli e motoveicoli al di sopra di una certa cilindrata, sia ripristinato sottraendo inoltre i nostri concittadini da ulteriori balzelli oltre a quelli che regolarmente ci oberano in un momento di forte crisi economica come quella che stiamo attraversando.

Coordinamento AreaSx