Bombin o il cappello-fungo

Pensavo di aver terminato con le cholitas, ma è necessario dire ancora qualcosa sul loro abbigliamento, specie sul loro cappello, perché è in rapporto con l’Italia. Perché le cholitas portano un cappello che ci sembra adatto solo a un tradizionale frequentatore della City di Londra oppure a un principe inglese? Per avere una risposta bisogna tornare alla metà del  XIX secolo.

Sfilata di moda a La Paz (entimientoboliviano.com/)

Sfilata di moda a La Paz (sentimientoboliviano.com/)

Nel 1850 James e George Lock disegnarono un cappello rigido, il cui primo esempio venne realizzato da Thomas e William Bowler.  Era destinato a Thomas Coke di Holkham, secondo conte di Leicester, e serviva a proteggere, dai rami degli alberi, il capo di chi andava a cavallo, come i guardiacaccia. Per questo all’inizio venne chiamato iron hat, cappello di ferro, ma poi prese il nome di bowler, mentre in Italia è la bombetta, in Francia il melon, in nord-America l’European derby hat, in sud-America il bombin o il sombrero hongo, cappello fungo. Certo il successo fu strepitoso, tanto che resiste tranquillamente ancora oggi, e arriva persino in Europa, se giovanissime attrici fanno pubblicità a quel vecchio cappello. Sulla rete troviamo Mischa Barton, Sienna Miller, Keira Knightley, Pixie Geldof, Rachel Bilson, fra le attrici che hanno adottato la bombetta (trendandthecity.wordpress.com/).
Giovanissime attrici fanno pubblicità alla vecchia bombetta (trendandthecity.wordpress.com/)