Castello di Santa Severa: un viaggio a Pyrgi con la realtà virtuale

Riceviamo e pubblichiamo

santa severaL’antico porto etrusco e il santuario di Pyrgi sono tornati finalmente alla luce. Oggi grazie alla tecnologia della realtà virtuale si può far rivivere tutto e fare un tuffo nel passato. Questo è possibile anche al castello di Santa Severa che nel corso di un anno di apertura è diventato anche un polo culturale di riferimento per cittadini e turisti di tutte le età.

I nuovi allestimenti museali, recentemente inaugurati dal presidente della Regione Lazio, Nicola Zingaretti, offrono una possibilità unica nel suo genere, fare un’esperienza di realtà virtuale nel passato, esattamente nell’ VII sec. A. C., quando Pyrgi era tra i più importanti scali marittimi di tutta l’Etruria distante solo 13Km dalla potente Caere, poi Cerveteri, di cui fu il porto principale.

La nuova musealizzazione è stata ideata dallo studio dell’architetto Carlo Lococo e il museo è diretto da Flavio Enei. Attraverso la tecnologia dell’Innovation Lab, sviluppato da LAZIOcrea, è possibile effettuare un tour virtuale, infatti, i contenuti sono stati accoppiati a monitor multitouch oppure a sistemi video immersivi, anche interattivi, basati su pellicole trasparenti e/o vetro. Le soluzioni tecnologiche adottate, innovative e multimediali, sono state applicate all’interno di alcune strutture del complesso monumentale, come la Rocca e la Sala Nostromo, posta al piano terra dell’edificio che delimita la corte interna. Nelle postazioni dotate di oculus rift si potrà provare un’esperienza di realtà virtuale accompagnati dalla voce narrante di Mario Tozzi, noto geologo e divulgatore scientifico. Il visitatore salirà a bordo di una nave fenicia, andrà alla scoperta dei templi nell’antica area di Pyrgi. La città era uno dei porti di Caere (l’antica Cerveteri) e tra il VI ed il IV secolo a.C. rappresentava uno dei più importanti scali commerciali del bacino del Mediterraneo e possedeva almeno due santuari di rilevanza internazionale: un tempio della fine del VI secolo a.C. dedicato a Uni/Astarte (denominato Tempio B nell’area di scavi) e un tempio della prima metà del V secolo a.C. dedicato a Thesan/Leucotea (Tempio A) oltre alle famose “ lamine d’oro” rinvenute l’8 luglio 1964 durante una campagna di scavo diretta da Massimo Pallottino presso Santa Severa. I visitatori potranno scaricare una App mobile con realtà virtuale e realtà aumentata per IOS e Android, sviluppata da LAZIOcrea, che offrirà tutte le informazioni. Tutto incluso nel costo di biglietto di ingresso al complesso monumentale.