Chiara, coraggio e personalità: “Più facile insultare i traguardi altrui dietro a un pc che alzarsi e combattere contro la vita”

chiara bordi tarquiniaQuello degli hater sui social è un fenomeno purtroppo sin troppo diffuso, in un clima sociale che la diffusione degli strumenti in rete hanno esasperato ulteriormente mettendo spesso in vetrina odio, frustrazioni e cattiverie, a volte in maniera anche capziosa e strumentale.

Ne è finita tra le vittime anche Chiara Bordi, la diciottenne tarquiniese che lunedì sera sarà tra le finaliste dell’edizione 2018 di Miss Italia: e purtroppo la cosa amareggia, ma non sorprende, perché oramai pare una prassi trovare chi vuole sfogare la propria scomposta, ingiustificata e forse incomprensibile rabbia su chiunque riesca e meritarsi una ribalta pubblica.

La notizia, insomma, non sono gli epiteti con cui una utente si è scagliata contro Chiara e la sua disabilità – la ragazza, per chi non lo sapesse, è stata coinvolta a 13 anni in un incidente stradale in motorino, e ha subito l’amputazione di una gamba -, ma la forza ed il valore della risposta postata dalla ragazza stessa.

“A me il commento della signora scivola completamente addosso. – le parole di Chiara – Dietro tutta questa cattiveria si nasconde frustrazione e insoddisfazione personale di gente che, invece di lottare contro i lati negativi della propria vita e cambiarli, preferisce cercare di scoraggiare gli altri e portarli al loro stesso livello. È molto più facile stare dietro a un computer a insultare i traguardi altrui che alzarsi e combattere contro la vita, per poi godersela”.

“L’unica cosa che mi sembra assurda – continua – è il dover leggere certe critiche da parte di una persona cresciuta e adulta e stare qui io, 18 anni, a “giustificarla”. E mi dispiace il fatto che le sia arrivato come messaggio il “votatemi perché sono storpia” e non il “guardatemi, mi manca un piede ma non ho paura di mostrarmi al mondo”. Cosa che molte persone purtroppo non fanno perché più fragili, e impauriti da commenti di persone così”.

“Per concludere, a me della vittoria non interessa niente, – recita l’ultima parte del commento – tantomeno di fare pena perché posso assicurare che la pena è l’ultima cosa ricercata e la prima odiata da me e da qualsiasi altro tipo di disabile: la vita non si interrompe mai ed è sempre bella, anche quando sembra che ce l’abbia con te, e da un dramma si rinasce e si cresce più forti di prima. Tutto sta nel saper reagire”.

Ora, non so se sia vero che leggere certe cose a Chiara scivoli addosso; di certo c’è che l’equilibrio, l’intelligenza, la sensibilità con cui ha preso posizione non soltanto le fanno onore, ma sono un modello per chi alimenta discussioni sui social. La personalità dimostrata da questa ragazza negli ultimi cinque anni, insomma, trova espressione anche in questo modo: nel frattempo, auguriamo a Chiara di continuare a godersi questa bella esperienza.