Coronavirus, a Caprarola divieto di accesso e stop ad attività motorie all’aperto

Riceviamo e pubblichiamo

Per fronteggiare l’emergenza epidemiologica da Covid-19, il Comune di Caprarola dispone ulteriori misure di prevenzione, volte a contrastare gli assembramenti di persone e favorire il contenimento dell’espansione del contagio da coronavirus.

L’ordinanza del 19 marzo 2020, fino a diversa disposizione, impone il divieto di accesso, sia veicolare sia pedonale, a tutto il territorio comunale ricadente all’interno della Riserva Naturale del Lago di Vico. Tale restrizione non si applica ai residenti e alle persone abitualmente domiciliate nella zona indicata, nonché e coloro che dimostrino comprovate esigenze lavorative, oppure stati di necessità o motivi di salute, in conformità a quanto stabilito dal D.P.C.M. del 9 marzo 2020 e successivi.

Sospese anche, su tutto il territorio comunale, qualsiasi pratica sportiva e attività motorie svolte all’aperto in luoghi pubblici, con divieto di percorrenza di tutti i sentieri escursionistici, fatta salva la necessità di percorrenza per il raggiungimento della propria abitazione. Infine, divieto assoluto di mobilità dalla propria abitazione o dimora per i soggetti risultati positivi al virus, ovvero per i soggetti sottoposti alla misura di quarantena a seguito di contatto stretto con un “caso accertato” di positività al virus.

Anche i proprietari terrieri che si spostano per esigenze lavorative nei propri campi devono essere muniti di apposito modulo di autocertificazione comprovante l’esigenza lavorativa. Ai trasgressori sarà applicata la sanzione amministrativa pecuniaria, secondo i principi ed il procedimento di cui alla legge n. 689/1981.

“Considerato l’incremento di casi di Covid-19 anche nella Tuscia viterbese – commenta il sindaco Eugenio Stelliferi – siamo costretti a prendere ulteriori e opportuni provvedimenti per contrastare l’emergenza. Moltissime persone stanno rispettando le regole e comportandosi in modo altamente responsabile. Purtroppo c’è ancora qualcuno convinto che nulla sia cambiato, ma purtroppo non è così. Bisogna stare a casa e osservare le disposizioni. Lo dobbiamo a tutti coloro che in questi giorni sono in campo per fronteggiare l’emergenza: personale medico-sanitario, protezione civile, forze dell’ordine, amministratori, a tutti loro va dato il nostro incondizionato grazie. Serve uno sforzo in più: tutti insieme supereremo anche questa drammatica pagina della nostra storia”.