Diletta Alessandrelli, una lettera aperta al Comune sulla viabilità in via IV Novembre e via delle Croci

Riceviamo e pubblichiamo

Metto un po’ le mani avanti ed anticipo che non scrivo sotto egida di partito né con intenzioni oppositive, ma sperando nell’ utilità di evidenziare alla Vostra cortese attenzione alcune criticità riguardanti via IV Novembre e via delle Croci ed avanzare alcune proposte di intervento.

Inizio dall’antefatto per poi passare alle proposte e faccio il punto della situazione che è questo: il traffico automobilistico dovuto principalmente al ruolo di raccordo che la direttrice via Ripagretta – Via delle Croci – Via IV Novembre – Piazzale Europa – Circonvallazione Cardarelli – Via Delle Rose svolge tra l’Aurelia Bis e la Strada di Porto Clementino è esacerbato dalla presenza di pubblici esercizi tutti concentrati in un perimetro circoscritto in poche centinaia di metri (scuole elementari, asilo, ospedale civico, ufficio postale, laboratorio d’analisi, farmacia comunale, istituti bancari); nonché da scelte compiute dalla precedente amministrazione comunale quali la limitazione della circolazione automobilistica di molti tratti del centro storico che, sprovvista di un piano alternativo, ha sovraccaricato la viabilità esterna alle mura.

I problemi creati da questa situazione sono classificabili in tre differenti ordini: sicurezza (vedi gli incidenti che in due tragici casi sono costati la vita a dei pedoni), scorrimento e scarsità di aree di sosta. Un danno soprattutto perché su questa strada e nei dintorni insistono numerose attività commerciali. Ahimè ad affliggere questa area urbana non è soltanto il traffico, ma l’ incuria e la mala gestio delle opere pubbliche: le reti fognarie, infatti, non sono in grado di ricevere l’acqua che nei giorni di pioggia scende copiosa dal parcheggio delle scuole elementari e dalle Croci fino al Piazzale Europa e durante l’inverno la via diventa impraticabile a piedi; dai tombini esce un’ invasione di ratti e capita spesso di trovarne morti ai margini della strada e se non vogliamo che restino fino alla fine del ciclo di decomposizione dobbiamo provvedere a toglierli noi commercianti.

Arriviamo alle proposte: mi permetto quindi di condividere alcune possibili soluzioni volte al miglioramento della fruibilità e della vivibilità dell’area a vantaggio non solo di chi vi risiede e vi svolge una attività ma a vantaggio anche e soprattutto dell’immagine della Città:

  • Occorrerebbe installare un dispositivo autovelox per costringere i veicoli in transito ad attenersi ai limiti di velocità vigenti sul tratto o in alternativa installare un semaforo per disciplinare il traffico all’incrocio fra viale Bruschi Falgari, via IV Novembre, viale Igea e via delle Croci
  • Altra strategia da adottare potrebbe essere una deviazione del traffico pesante extraurbano (cioè proveniente da fuori dell’abitato e non diretto all’interno dell’abitato) su vie esterne quale può essere ad esempio l’Aurelia Bis-Autostrada o Aurelia Bis-Acquetta, mediante appositi segnali di obbligo da porre sulle vie di accesso alla città
  • La realizzazione di nuovi stalli di sosta con disco orario a 30 minuti in viale Igea di fronte all’ospedale al posto delle attuali aiuole di verde (senza asportare gli alberi ivi presenti) può essere una soluzione di accoglienza per il suo flusso d’utenza. Così come togliere il divieto di sosta mattutino negli stalli di viale Luigi Dasti (zona Pin Bar) riservati al commercio ambulante dandogli collocazione in aree circostanti quali il tratto di viale Luigi Dasti che costeggia il piazzale Europa fino a Porta Romana, area destinata al mercato del mercoledì, o meglio ancora nel lembo di strada che rasenta l’area pedonale di viale Luigi Dasti dove usualmente stazionano le bancarelle della frutta secca o il casottino delle raccolte fondi dell’associazione dei bersaglieri può dare un po’ di respiro a chi ha bisogno di fare acquisti o svolgere commissioni
  • La chiusura di viale Bruschi Falgari durante l’ingresso e l’uscita degli alunni delle scuole elementari appesantisce il traffico veicolare, una soluzione può essere quella di far uscire i bambini non più dal cancello su viale Bruschi Falgari, ma da quello che mette in comunicazione la scuola con il parcheggio fra la scuola e le mura cittadine. Anche per quanto riguarda l’asilo proporrei di spostarne l’uscita ad oggi su via M. Polidori dove i genitori sostano spesso in seconda ed in terza fila impedendo lo scorrimento, al tunnel che dà su Viale Bruschi Falgari e con l’aiuto della Polizia Locale e dei volontari della protezione civile invitare i genitori a lasciare le macchine nel parcheggio poco distante.

Queste sono riflessioni frutto anche di condivisione e dibattito con altri esercenti, mi auguro possano risultare utili a rendere più gradevole ai residenti e ai visitatori questa importante area della nostra Città evitandone la depressione economica, come già purtroppo accaduto a larga parte del centro storico, dalla quale sono via via sparite molte attività commerciali. Confidando nella considerazione che saprete riservare a queste mie righe auguro buon lavoro

Diletta Alessandrelli