E il campo di pallavolo della Pineta viene intitolato a Marco Perugini – Le FOTO

Il campo di pallavolo dello stabilimento balneare La Pineta, uno dei luoghi storici della pallavolo tarquiniese, con tante sfide e tornei ospitate nelle estati del passato ed in quelle attuali, da ieri è intitolato alla memoria di Marco Perugini.

Al termine della finale del Memorial organizzato in ricordo di Marco, scomparso il 28 luglio di due anni fa proprio poco prima di scendere in campo per vivere la sua passione, quella per il volley, è stata svelata da Luigi, suo fratello, la targa che ne riporta il nome e l’immagine: naturalmente mentre era intento a giocare. Ed in generale quella di ieri sera è stata una serata di forte emotività, iniziata con la benedizione di don Augusto Baldini e terminata con gli interventi, prima della premiazione, in ricordo di Marco.

Federica Guiducci, parlando a nome della famiglia, ha ringraziato lo staff del torneo, la Pineta, i giocatori ed il folto pubblico, leggendo poi un passaggio de “Il Piccolo Principe” che ha commosso molti dei presenti. Toccante anche la lettera letta dagli amici ed organizzatori del torneo. Il delegato allo sport Stefano Zacchini ha, infine, ringraziato la famiglia di Marco e gli amici che hanno portato avanti, in questi due anni, l’organizzazione del Memorial, per il prezioso impegno con cui hanno legato la tragedia di Marco a qualcosa di costruttivo e prezioso: il ricavato del torneo, infatti, va ogni anno all’acquisto di un defibrillatore. Quello consegnato ieri d’estate sarà utilizzato al Lido e, nel corso della stagione sportiva, sarà a disposizione del Tarquinia Calcio, ieri sera rappresentato da Massimiliano Coluccio.

Gli applausi per il bel gesto sono, quindi, sfumati in quelli per Marco Marzi e lo staff della Pineta, per la volontà di intitolare il campo a Marco. Il più grande va a tutto lo staff del Memorial, un bel gruppo di amici che in questo mese si è adoperato perché tutto andasse per il meglio – riuscendoci appieno – regalando a Tarquinia Lido delle belle serate di sport ed un progetto, condiviso con la famiglia di Marco, che fa loro davvero grande onore.