Edoardo, nove mesi di vuoto. I genitori: “Il silenzio assordante sono le risposte che non arrivano”

Proprio ieri, 26 gennaio 2017, sono stati esattamente nove mesi: il 26 aprile dello scorso anno Tarquinia si svegliava con la terribile notizia della scomparsa di Edoardo Costa, appena diciottenne. “Nove mesi di silenzio”, per dirla con le parole dei suoi genitori, Cristina e Carmelo, mentre da allora tante sono le manifestazioni di affetto e ricordo degli amici di Edoardo.

Un dolore impossibile da sciogliere, nonostante la vicinanza delle persone e le continue testimonianze che – come se servisse – ribadiscono quanto ben voluto fosse Edoardo, ma che viene acuito dalla snervante attesa – sin qui vana – nel conoscere le cause di quando accaduto al proprio figlio.

“Il silenzio “assordante” sono le risposte che non arrivano. – spiegano Carmelo e Cristina – La relazione autoptica ancora non è stata consegnata: insomma c’è un silenzio assoluto riguardo a cosa sia successo, a perché sia successo. Una stasi totale che rende ancora più devastante il vuoto immenso lasciato dal nostro Edoardo”.

Una situazione che appesantisce ulteriormente le giornate di una famiglia che già, da nove mesi, si confronta con un dramma enorme, alleviata però dalla vicinanza di tante persone, come loro stessi tengono a ricordare.

“Per fortuna ci siete voi – continuano rivolgendosi soprattutto agli amici di Edoardo – che dimostrate l’ affetto e il bene per nostro figlio in ogni modo, confermando il suo valore e tenendo sempre vivo il suo ricordo. Tutto questo ci fa tanto bene e ci aiuta ad andare avanti per raggiungere il nostro obiettivo primario: la verità. Vi siamo infinitamente grati”.