ESCLUSIVO – Tarquinia, Lapo Elkann a cena all’Ambaradam: Juventus Club o idee di politica? VIDEO

Diffusasi in mattinata, la notizia ha preso via via corpo e conferma in giornata: mercoledì sera Lapo Elkann, rampollo della famiglia Agnelli e nome noto dell’imprenditoria e del jet set italiani, è stato protagonista di una seppur breve visita a Tarquinia.

Visita che, nella giornata di ieri, si è per un lungo tempo avvolta di mistero, svelato poi con estrema semplicità dai gestori del ristorante in cui Elkann ha cenato, assieme a due tarquiniesi. “Non c’è nulla da nascondere – spiega Luciano de L’Ambaradam – Lapo Elkann è stato a cena da noi con due personaggi di Tarquinia, ma sui nomi di questi tengo il segreto, come un prete nel confessionale. Posso però dire che credo abbiano interessi sul territorio”.

La vicenda, diventata ieri in breve tempo di dominio pubblico, ha scatenato la curiosità dei tarquiniesi, in molti recatisi all’Ambaradam per chiedere conferma (nel video a corredo, alcuni dettagli di colore e costume sulla cena tarquiniese di Lapo).

Due le ipotesi che circolano in città sui motivi della breve gita tarquiniese di Elkann. Il primo, più “sportivo”, sarebbe legato all’apertura di uno Juventus Club in città, proprio legato alla sua figura (Lapo è cugino di Andrea Agnelli, presidente del club bianconero), anche se a contrastare tale ipotesi sarebbe la presunta fede laziale di uno dei personaggi presenti all’Ambaradam.

L’altra, ancora più suggestiva, sarebbe legata alle amministrative 2017, sulla scia di quanto a lungo fece parlare cinque anni fa quando si lanciò l’idea di una candidatura a sindaco di Vittorio Sgarbi. Nessun riscontro, però, si è trovato nello scenario politico tarquiniese, in particolare in quello di centrodestra, i cui principali rappresentanti cittadini si sono detti all’oscuro della vicenda. Una curiosità, in tal proposito: le velleità da sindaco lontano da Torino, in casa Agnelli, non sarebbero una novità, già che Susanna – sorella dell’Avvocato Gianni, nonno degli Elkann – fu sindaco di Monte Argentario per dieci anni, dal 1974 al 1984.