ESCLUSIVO – Una notte nel bosco: l’uomo scomparso a Pasquetta racconta la sua disavventura

Leonpietro_Dionisi(f.e.) Una notte da solo nel bosco con i soccorritori che non riuscivano a trovarlo. Leonpietro Dionisi, il 73enne scomparso il tardo pomeriggio del giorno di Pasquetta e poi ritrovato alle prime luci dell’alba, racconta la sua disavventura attimo per attimo, ringraziando tutti coloro che si sono adoperati nelle ricerche.

“Tutto è iniziato intorno alle ore 16 quando sono sceso dalla mia autovettura per andare a raccogliere gli asparagi. Il posto lo conoscevo perché era dove mi recavo sempre”. Però qualcosa è andato storto. “Raccolti i primi turioni, volevo fare bella figura con degli ospiti e mi sono addentrato per cercarne altri. Ad un certo punto sono giunto ad una biforcazione: una strada portava in direzione Tarquinia, l’altra verso Monteromano. Lì perdendo l’orientamento ho preso la strada sbagliata”.

Nel frattempo si faceva l’imbrunire e Leonpietro continuava a camminare. “Ero convinto che quella strada mi avrebbe portato verso l’Aurelia Bis ed ho continuato a camminare”. Non vedendo la meta, però, mentre l’oscurità era scesa avverte gli amici della disavventura e si mette in moto la macchina dei soccorsi. Ritrovata in breve la vettura, ma il cellulare dell’uomo era irraggiungibile. “Loro mi chiamavano ma io non riuscivo a sentirli, sono caduto varie volte ed anche il telefono ha smesso di funzionare”. Leonpietro era caduto in una buca. “Non mi sono spaventato perché comunque la campagna ed i boschi li conosco. Mi ha solo preso lo sconforto ed ho iniziato a realizzare che avrei dovuto passare la notte nel bosco”.

Nella scarpata però il telefono torna a funzionare e Leonpietro riesce a parlare con i soccorritori. “Mi hanno tranquillizzato e hanno provato a localizzarmi senza successo. Poi il telefono si è spento definitivamente. Allora ho organizzato un giaciglio, utilizzando la busta come cuscino, e ho provato a riposare: alle prime luci dell’alba, orientandomi con il sole, ho ripreso la strada corretta e ho raggiunto i soccorritori”.

“Non ho parole per ringraziare tutti coloro che si sono adoperati per me – conclude Leonpietro – a cominciare dai miei amici e famigliari a cui ho fatto prendere un bello spavento, per proseguire con Sindaco e vicesindaco, Vigili del Fuoco, Polizia di Stato, Carabinieri, Corpo Forestale dello Stato, AEOPC e Gruppo comunale di Protezione civile e la squadra dei cacciatori Magonzi”. Una disavventura per fortuna terminata bene, ma quanto spavento.