Fermatevi che io scendo: “La app mi scapp. Beato che l’acchiapp”

di Attilio Rosati

A giudicare dall’estrema sensibilità con cui viene affrontato l’argomento dell’applicazione progettata per rilevare i possibili contagiati, non ci si potrebbe far sopra un filo di ironia.

Ma allora perche la vogliono chiamare “Immuni”! Avrebbero fatto prima chiamarla direttamente App…estati e fine della storia. Comunque, pare che il funzionamento sia il seguente. Tu entri in contatto con venti persone, mettiamo, poi, sei contagiato, mettiamo, allora prendono il tuo telefonino, lo aprono e ci trovano tutto l’elenco di quelli che ti hanno sfiorato, non so se settimane, mesi, anni prima. Dice: ma se io sono stato con l’amante? Poco male, pensa che figura di merda fa quello che è stato con un  trans! Consolati, al mondo c’è sempre di peggio.

Dice: ma cosi, tutti sanno sempre dove cazzo sto anche quando vado al cesso! Nono. Non esatto. A quanto pare, ci sarebbero due sistemi di rilevazione nel cellulare: tramite gps e tramite bluetooth. Il primo è quello che ti becca ovunque tu sia, mentre l’altro è quello che becca solo tutti coloro che hanno avuto prossimità con te, che è quello che sarà usato. In che raggio, non è dato sapere. C’è chi dice cinque metri, chi tre, chi il fatidico metro. Vedremo.

Ci sono alcuni problemini di non poco conto da risolvere e li stanno studiando con estrema attenzione. Chi si preoccupa della privacy, ve lo dico subito, è un pirla, perche nel momento stesso in cui tu entri in un negozio e compri un cellulare, la tua privacy è bella che fottuta. E anche se compri una lavatrice se è per questo, facci caso, non sei nemmeno arrivato a casa che già trovi le pubblicità dei detersivi per lavatrice nella cassetta della posta. Quando nacque il mio primo figlio di ritorno a casa dall’ospedale, trovammo la cassetta della posta piena di pubblicità di pannoloni e omogeneizzati, quindi regalate una bella canna da pesca al garante della privacy, che vada a svagarsi e mettetevi l’anima in pace. Piuttosto, mi sembra un problema più consistente quello legato al fatto che la app, dovrebbe tutelare le categorie a maggior rischio e cioè gli anziani e cioè quelli che il cellulare non ce l’hanno o ne hanno uno a due tasti (chiama e stacca), grosso come un mattone che l’unico modo per usarlo contro il coronavirus è tirarglielo in testa. Comunque, a parte l’ironia, appena esce “Immuni”, scaricatela io lo farò. Tutto quello che può servire ad uscire da questa empasse orribile che sia benvenuta.