I premi “Custode della Casa Comune” al Festival dell’ecologia integrale di Montefiascone

Riceviamo e pubblichiamo

Dopo una giornata davvero intensa, la seconda del programma 2023 del Festival dell’ecologia integrale di Montefiascone, che ha visto relatori di eccellenza alternarsi sui temi della tutela ambientale con particolare riferimento alla cura dell’acqua, grande attesa in serata per il conferimento del premio “Custode della Casa Comune” che in ogni edizione viene assegnato a personalità che si sono distinte per la valorizzazione e la tutela dell’ambiente in cui operano. 

L’evento della premiazione è stato preceduto da un momento di grande coinvolgimento emotivo con il climatologo Luca Mercalli, in passato vincitore egli stesso del premio, che con il suo intervento da remoto e ripreso su un maxischermo, ha rinsaldato i legami con il festival. Mercalli ha ribadito alla numerosa platea presente la necessità di fare in fretta per salvare il pianeta intervenendo drasticamente su tutte quelle azioni sconsiderate che aumentano le emissioni di CO2 e che quindi innalzano pericolosamente il clima della Terra. 

Al termine del collegamento una esibizione artistica degli ottoni del conservatorio “Santa Cecilia” che hanno introdotto con la loro musica i quattro personaggi insigniti del premio “Custode della Casa Comune”. 

Per il suo impegno permeato da grande sensibilità ha ricevuto il premio da monsignor Fabio Fabene, Giuseppina Fusco, presidente Aci Roma, vicepresidente Aci nazionale e presidente della Fondazione Caracciolo che svolge un impegno scientifico nella ricerca di nuove tecnologie per autovetture che interagiscano con l’ambiente senza stravolgerne i delicati meccanismi vitali. Fusco ha voluto ricordare che per arrivare ad una ecologia integrale bisogna realizzare un approccio integrato tra la vita umana e la natura che ci circonda. 

Anche un emozionato Mario Trapé, presidente della Cantina Sociale di Montefiascone e per tre mandati da sindaco della stessa cittadina, ha ricevuto il premio consegnatoli da dal vescovo di Viterbo Piazza. Trapè ha ricordato il suo percorso di vita che prende il via negli anni della riforma fondiaria, che gli permise la valorizzazione delle piccole e medie imprese vinicole con la nascita della cantina sociale che oggi esporta vino in tutto il mondo, e che ha raccolto intorno a sé anche le produzioni di prodotti locali in un’azione di professionalizzazione del settore agricolo. 

Terzo premio “Custode delle Casa Comune” a Giovanni Cannata, già rettore dell’università del Molise, ora dell’Università Mercatorum, studioso di politica economica, presidente del Parco Nazionale di Abruzzo, Lazio e Molise, che ricevendo il premio ha reso uno speciale omaggio alla memoria del suo grande maestro Giorgio Nebbia, ambientalista, politico e chimico italiano. Il premio è stato consegnato dal professor Mario Morcellini autorevole membro del comitato scientifico del Festival. 

Il quarto premio è stato consegnato da Rina Onorati dell’associazione Rocca dei Papi all’Ente di formazione Istituto “Carlo Alberto dalla Chiesa”, la prima istituzione scolastica che ha istituito un corso di transizione digitale ecologica con 27 iscritti. A ricevere il premio la professoressa Paola Evangelisti in rappresentanza della dirigente scolastica. Un premio che rileva l’importanza per i giovani del territorio di avviarsi a professioni in grado di valorizzare l’ambiente circostante anche attraverso una esperienza nell’alternanza scuola lavoro. 

Nel corso del pomeriggio Giuseppe Diduca, direttore della Fondazione Univerde e in rappresentanza di Alfonso Pecoraro Scanio, ha gestito il dibattito accademico che è seguito alla lectio brevis di Mons. Piazza vescovo di Viterbo. Alla tavola rotonda hanno partecipato: Cesare Manetti – Università La Sapienza, Naldo Anselmi – Università della Tuscia, Elisa d’Alterio – Università di Catania, Candido Saioni – Systema Ambiente, Bernardino Porciani – Circet Italia.