In cucina con Vittoria: gnocchetti al vino con zucca e salsiccia croccante

Questi gnocchi sono stati fatti in occasione dell’evento di Calici d’Autunno: ho scelto come prodotto la zucca, un ortaggio da frutto molto ricco di antiossidanti, poco calorica, che combatte la ritenzione idrica, ricca di betacarotene; i suoi semi hanno la proprietà di eliminare i vermi intestinali e sono ricchi di Omega-3. Nell’impasto, al posto del latte, ho messo  il vino in riduzione, come condimento ho scelto la salsiccia per dare un apporto proteico, il tutto aromatizzato con timo e maggiorana, due erbe aromatiche del territorio. Possiamo dire che va bene come piatto unico.

Gnocchetti al vino con zucca e salsiccia croccante

200 di farina senatore cappelli
100 g di farina integrale
150 di vino ridotto
3 uova
sale
400 g salsiccia
500 g di zucca
timo
maggiorana
1,5 l di vino rosso
20 g di zucchero

Impastare le uova con le farine, il vino e un pizzico di sale: deve essere un impasto omogeneo, si può fare a mano o in un mixer.

Per la riduzione di vino, mettere in un pentolino lo zucchero; appena inizia a caramellizzare versare il vino, mescolare e far ridurre della metà.

Cuocere la zucca  a vapore con le erbe aromatiche , passarla al minipimer e aggiustare di sale e pepe.

In una padella mettere un cucchiaio di olio e aggiungere le erbe aromatiche, aggiungere anche la salsiccia sbriciolata, fare rosolare bene , ma senza far asciugare molto. Mettere sul fuoco una pentola con abbondante acqua, appena giunge al bollore cuocere con l’apposito attrezzo gli gnocchetti, appena vengono a galla scolarli e versarli direttamente nella padella. Mantecare con la salsiccia e, se occorre, aggiungere un po’ di acqua di cottura.

Versare nel piatto la crema di zucca, sopra gli gnocchetti conditi con salsiccia e aggiungere un po’ di riduzione di vino.Se non abbiamo l’apposito attrezzo , possiamo farli più duri aggiungendo un po’ di farina e tagliarli come gli gnocchi di patate. Se la riduzione è troppo liquida, si può addensare con un cucchiaino di amido di mais oppure con  1 g di agar agar .

Vittoria Tassoni  esperta in Cultura Gastronomica
www.vittoriaincucina.it