Le cripte del Santo Sepolcro di Acquapendente e del Santissimo Salvatore al Monte Amiata: il 29 gennaio la presentazione del volume

Riceviamo e pubblichiamo

Soprintendenza Archeologia Belle Arti e Paesaggio per l’area metropolitana di Roma, la provincia di Viterbo e l’Etruria meridionale, presentano il volume Le cripte del Santo Sepolcro di Acquapendente e del Santissimo Salvatore al Monte Amiata. L’appuntamento è per oggi pomeriggio alle ore 16.00 a Palazzo Patrizi Clementi a Roma. Nell’evento di presentazione, dopo i saluti del Soprintendente Margherita Eichberg, interverrà il prof. Giovanni Carbonara, Storico dell’architettura e Teorico del restauro. Saranno presenti il curatore e gli autori dei vari contributi. Il volume “Le cripte del Santo Sepolcro di Acquapendente e del santissimo Salvatore al Monte Amiata nell’ambito delle cripte ad oratorium della Tuscia” è a cura di Renzo Chiovelli (Acquapendente, Biblioteca Comunale, 2018, collana I Documenti-IV), che raccoglie gli Atti del secondo Convegno del C.I.S.Sa.S. (Centro Internazionale di Studi sul Santo Sepolcro), tenutosi ad Acquapendente e Abbadia San Salvatore nei giorni 27 e 28 aprile 2013, Al convegno hanno preso parte studiosi provenienti dalla “Sapienza – Università di Roma”, dall’Università degli Studi di Siena, dall’Università degli Studi della Tuscia, dal Centro Studi Romei, dal Gruppo di studio “Cassia km 141”, e dal C.I.S.Sa.S.

Le giornate sono state divise in tre diverse sessioni, il cui ordine è stato seguito anche nella composizione dei contributi degli atti. Due le sessioni tenutesi nella prima giornata. La prima ha avuto per tema “Dalle cripte semianulari a quelle ad oratorium”, con contributi riguardanti le varie tipologie di cripte e la loro diffusione lungo le vie di pellegrinaggio, in particolar modo lungo la Via Francigena. La seconda ha invece riguardato “La cripta del Santo Sepolcro di Acquapendente e le cripte ad oratorium della Tuscia”, con interventi che hanno analizzato – oltreal patrimonio generale costituito dalle cripte della regione, nello specifico quelle a sala della cattedrale di Civita Castellana, del San Francesco di Vetralla e del Santo Sepolcro di Acquapendente – specificiaspetti, come ad esempio il diffuso fenomeno del reimpiego di materiale antico nelle cripte. La seconda giornata ha visto protagonista la sessione dedicata a “La cripta dell’Abbazia del Santissimo Salvatore al Monte Amiata e le cripte della bassa Toscana”, con contributi di tipo architettonico riguardanti le cripte della Toscana centro‐meridionale, oltre a quella amiatina, e di tipo archeologico, con l’illustrazione di scavi effettuati in ambiti connessi all’abbazia amiatina.

Alla successione dei saggi dei vari studiosi che hanno partecipato al convegno (Natalina Mannino, Renato Stopani, Vania Rocchi, Renzo Chiovelli, Luca Creti, Daniela Esposito, Patrizio Pensabene, Carlo Prezzolini, Fabio Gabrielli, Giulia Maria Palma, Lisa Quaglia, Franco Cambi, Caterina Xue Hai Chiesa) fa seguito, nel volume, una serie di ricche appendici riguardanti la cronologia degli avvenimenti storici delle due cripte in oggetto, inquadrate nella storia generale delle cripte, la trascrizione dei documenti d’archivio riguardanti le due cripte di Acquapendente e Abbadia San Salvatore e un’ampia bibliografia su tali argomenti.

Nell’evento di presentazione, dopo i saluti del Soprintendente Margherita Eichberg, interverrà il prof. Giovanni Carbonara, Storico dell’architettura e Teorico del restauro. Saranno presenti il curatore e gli autori dei vari contributi.