Lettere al Direttore: “Orte-Civitavecchia: perché non fare un referendum consultivo?”

Riceviamo e pubblichiamo

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Buongiorno, leggo sul “Corriere di Viterbo” del 12 luglio 2016 che secondo qualcuno la trasversale è “un’opera non voluta dal territorio”. Ora che sia giustissimo sollevare dubbi e perplessità sui tracciati e discuterne (possibilmente in tempi non geologici) sono d’accordo, ma da qui a parlare a nome di un intero territorio (che con tutto il rispetto non si può pretendere di voler rappresentare) dicendo di non volere un progetto ce ne passa.

Non sono un tecnico e non so quale sia la soluzione migliore, ma che la superstrada Orte-Civitavecchia vada completata è logica e senso comune, così come lo era il raddoppio dell’Aurelia fra Tarquinia e Civitavecchia, se non altro per ridurre il numero degli incidenti e quindi salvare vite umane. Poi si può discutere della scelta di trasformare una strada statale in autostrada, si può dibattere delle complanari e della viabilità alternativa, legittimo e sacrosanto discuterne, ma non si può negare l’utilità dell’opera in assoluto.

Visto che ultimamente va parecchio di moda la democrazia diretta, facciamo un referendum consultivo fra la popolazione locale per sentire se veramente la maggioranza non vuole la Civitavecchia-Orte. Io personalmente sarei contento se facessero pure la ferrovia… hai visto mai gira qualche tir in meno sulle strade a una corsia per senso di marcia?

Cordiali saluti

Andrea Alquati, cittadino di Tarquinia